Quando sento cantare le cicale
seduto a un tavolino di Valpiana,
nel pioppeto vicino alla fontana,
una dolcezza su dal cuore sale.
A te penso e ai giorni dell’amore
quando sdraiata tra gli ulivi stavi
e spensierata a me tu ti donavi
facevan le cicale un gran fragore.
Il canto qui è soffuso, meno intenso
e lieve si confonde con il vento,
non m’importa, lo stesso m’accontento
un po’ socchiudo gli occhi ed a te penso.
Mi sembra allor che tu mi stia vicino
e mi ripeta tutte le promesse
ma le parole più non son le stesse
si sono perse in mezzo a un biancospino.
Alita il vento e già la prime foglie
dei platani sparpaglia sopra il prato
disperde anche l’amor che m’hai donato
e spine e cardi l’animo mio coglie.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 31.07.2022 – 2:47)
Nella mia foto: Cardi a Valpiana (GR)
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