Ogni tanto ripenso alla mia terra
con gli occhi chiusi giro intorno casa
d’arbusti ed erbe ormai la vedo invasa
sembro un soldato ch’era stato in guerra.
Ed i ricordi il cuore dissotterra,
la passione la sua anima rifasa
ed anche se la mente è ormai dissuasa
cerca gli affetti spenti sottoterra.
Un grido, un canto, una velata voce,
un agitar di mano od un richiamo,
lo scricchiolio dell’albero del noce,
una civetta che pigola su un ramo
come il lamento del Signore in croce,
e un vecchio amore che ti urla:“T’amo”!
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 13.07.2022 – 18,20)
- Sonetto
Nella mia foto: La mia ex casa dei Piani di Galatina.
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