Quando ti sto vicino mi fai sentire vecchio,
mi metti in soggezione
mi sembra tu mi voglia canzonare
perché d’amor ti parlo
e scrivo ancora poesie d’amore.
E son di te più vecchio di venti anni
ma, credimi,
trovo disagio a stare nei tuoi panni,
mi lasci indifferente
ti vedo vecchia e sterile,
una persona che non vale niente.
Sì, disagio è il termine appropriato,
una persona amica che ho incrociato
ho visto ti ha guardato
e, te lo giuro,
mi sono un poco vergognato.
E col pensiero indietro son tornato
ad una giovinetta un po’ avventata
che regalato mi ha gioia ed affanni,
di lei avverto oggi la sua assenza
e non riesco ancora a stare senza.
E penso anche ad un recente affetto,
della tua stessa età che hai dichiarato,
ma dentro è giovane e vivace
e m’ha donato un poco di allegria,
un suono delicato di violino
che in un mondo fatato mi ha portato
facendomi tornare ancor bambino.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 18-12-2021 – 10:33)
Nella mia foto: Via del Popolo a Piombino.
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