Pubblicato il 18/06/2022 11:42:57
Il silenzio cade cieco nella notte e per dodici tocchi trema l’orologio, mentre odo in corridoio, una cimice seccarsi sul marmo. Fuori, pioggia e neve pattinano un po’ sul davanzale, in un duetto così breve, i minuti sfuggono al buio siderale.
Distratte in Tv arrancano mute storie, nel fumo di rumori e di idee confuse. E così nel perdere il senno, ormai per un soldo si ripetono i film di rifugiati nel passato remoto.
Sì, è il freddo. Con veli alla moda i giovani parlano tra uomini, mentre il pio borghese conta le sue illusioni.
È un tempo indicativo ma imperfetto: si cuoce in ipertensione l'animale che fugge ridendo, mentre l'umile si stende solo sul letto. Come d’inverno, troppi sono avidi di luce.
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