Con te abbracciato tra le coperte
guardar la pioggia cadere sui tetti
picchiare lenta sugli embricini
sentir tubare i colombi vicini.
Con te sognando mondi infiniti
con le tue mani alle mie strette
e sognar di tornare bambini
tra il fumo acre che va dai camini.
Guardarti mentre lieta sorridi
sciogliere lieve la nera treccia
i tuoi capelli accarezzare
sul petto farli poi scivolare.
Chiudere gli occhi, provare a sognare,
ed è così che nascono i versi
se un verso muore il bene va via
uccidi l’amore e la poesia.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 11.2.2022 – 11:12)
La foto è tratta dal blog:
https://elisaedintorniblog.files.wordpress.com/2016/08/pioggia-1.jpg?resize=200%2C200
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