L’anima andò via
nell’esilio eterno di un giorno di festa
non chiese dove andare
conosceva il ritorno nel silenzio del tempo
la sua vita in uno sguardo di vento.
Dove sei
questi giorni di breve luce
chiedono senza parole la tua compagnia
cos’è mai questa malinconia infinita
che fa di un uomo un respiro inutile
nelle notti ancora da vegliare
nei tramonti di perdute albe
nel fiato di stelle senza cielo
quando sul tardi le ore riposano sulle labbra
e non trovano vita per essere parole d’amore.
Siamo luce di silenzi
in uno spazio che vibra d’amore
noi ombre di un sogno eterno
nel risveglio di un mattino
illumineremo d’amore il buio del cielo.
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