Io non provavo amor, solo passione,
liquido rosso di mosto nel tino
tossina che mi stava intossicando
uva pigiata che sta fermentando.
Vapori che dal Capo* spinse il vento
incontro causale che sconvolse
risvegliando affetti inesistenti
un incontro tra anime morenti.
Cercato abbiamo quello che non c’era
fantocci costruiti con gli stracci
illusi a soddisfare dei bisogni
ch’eran figli di fantasie e di sogni.
Abbiamo umanizzato poi i fervori,
un sentimento assente dentro il petto
abbiam cercato a forza quell’incontro
s’è trasformato infine in uno scontro.
Cadde il castello delle mie illusioni
vinse la realtà, la discrepanza,
emerse schiuma nera tra le onde
e ci trovammo soli tra due sponde.
Soli così siam stati per più giorni
tu a sibilar su un letto occasionale
io li vicino, colmo di rimpianto,
anch’io a russare dalla porta accanto.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 16.11.2021 – 10:18)
* Metafora che ricorda una esperienza passata a Gagliano del Capo.
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