Un giorno raccontami quello che ti manca di me:
che non è solo il riflesso dei tuoi passi sulla sabbia bagnata,
un bagnasciuga da inseguire.
Come fossi il mare:
allungo onde sulla spiaggia per respirarti
e torno indietro per prendere lo slancio.
L'andare e venire.
E non è neanche, solo, il camminarci affianco:
un incessante sfiorarsi
sognando una vita tra ombrelloni
e scrosci di acqua nella darsena.
Qualcuno ci vedrà stretti anche se divisi.
Quello che ti manca di me:
senza rifugiarsi nella folla intorno,
solo il silenzio di noi che ad ogni sguardo
è sempre una marea improvvisa,
un respiro più lungo,
un battito più lento.
Mi racconterai.
Delle sere stanchi, solo, per esser certi
di crollarsi uno addosso all'altro:
rifugio e promessa.
E poi sapersi.
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