Pubblicato il 16/12/2020 10:53:06
LE CHAT di Charles Baudelaire (da "Spleen et idéal")
Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux; Retiens les griffes de ta patte, Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux, Mêlés de métal et d’agate.
Lorsque mes doigts caressent à loisir Ta tête et ton dos élastique, Et que ma main s’enivre du plaisir De palper ton corps électrique,
Je vois ma femme en esprit. Son regard, Comme le tien, aimable bête Profond et froid, coupe et fend comme un dard,
Et, des pieds jusques à la tête, Un air subtil, un dangereux parfum Nagent autour de son corps brun.
IL GATTO Traduzione di Salvatore Armando Santoro
Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore amorevole; Trattieni gli artigli nelle zampe, E lasciami naufragare nel tuoi dolci occhi Che lampeggiano acciaio ed agata.
Quando le mie dita carezzano teneramente La tua testa ed il tuo dorso flessuoso, E la mia mano pregusta il piacere Di palpeggiare il tuo corpo che elettrizza,
Io rivedo lo spirito della mia donna. Il suo sguardo, Simile al tuo, adorabile animale Profondo e freddo, tagliente e appuntito come un dardo,
E, dai piedi fino alla testa, Un’espressione sottile, un profumo contagioso Si diffonde intorno al suo corpo color marrone.
(Boccheggiano 14.12.2010 - h-18,10)
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