Racconto Autobiografico per eccellenza del Narratore, Antoine de Saint-Exupèry che Nacque a Lione il 29 Giugno del 1900 e che ha come cardine fondamentale il bambino della sua infanzia che è in lui e apprezzando sin da piccolo la solitudine, infatti, a soli sei anni perse il papà.
Nel 1935 l'Aviatore, ebbe una grave avaria nel Sahara ma riuscì a salvarsi per miracolo.
Il Romanzo si svolge proprio nel deserto ed è incalzante l’immaginazione che secondo lui, gli adulti non potevano vedere e avendo una vocazione per il disegno aveva conservato un foglio raffigurante un cappello nel serpente boa, che aveva inghiottito un elefante tutto intero e cosa che per l’adulto il solo pensiero di questa raffigurazione era impercettibile.
Il Piccolo Principe è il bambino che è in lui e non vuole dimenticarlo.
Passo rappresentativo è quando il P. Principe chiede al Narratore di disegnare una pecora perché a lui non viene bene.
Lo scrittore come segno di riconoscimento tira fuori il suo primo disegno: l’elefante dentro il boa, ma il bambino esige una pecora.
Il disegno buono dopo quattro tentativi è una cassa rettangolare con tre buchi per respirare, dove l’immaginazione vede la pecora all’interno: è l’essenziale che è invisibile agli occhi, secondo il Piccolo Principe.
In questo libro si apprezza la semplicità della vita: come i tanti incontri che nel cammino nel deserto fa; tutti riconducibili al “materialismo” dell’uomo e al rapportarsi con un giovane, dove spesso il distacco di pensiero è notevole e ci si crea un mondo parallelo disincantato e solitario.
Questo è il punto focale che vuole farci intuire l’autore, ma ogni incontro e ogni situazione comunque sono sinonimo di crescita.
Il 31 luglio 1944 fu pubblicato questo romanzo, due mesi dopo il Pilota sparì nel nulla con il suo aereo, così come l’epilogo del racconto, che narra che il protagonista “ cadde dolcemente come cade un albero” e non ci fu più sua traccia.
Vivere senza volare a 44 anni per Saint Exupéry era un colpo al cuore ed è questo che gli volevano imporre e non si può essere un Pilota anziano a quell’età.
Mauro Di Fabrizio
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