Pubblicato il 30/08/2010 19:09:36
Non chiedermi parole, oggi non bastano. Stanno nei dizionari: sia pure imprevedibili nei loro incastri, sono consunte voci. È sempre un prevedibile dejà vu. Vorrei parlare con te - è lo stesso con Dio - tramite segni umbratili di nervi, elettrici messaggi che la psiche trae dal cuore dell'universo.
Un fremere d'antenne, un disegno di danza, un infinitesimo battere di ciglia, la musica-ultrasuono che nemmeno immaginava Bach.
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