:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Proposta_Articolo
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 706 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Nov 6 12:40:36 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

La morte quotidiana dei copti del Sinai

Argomento: Società

Articolo di Giorgio Bernardelli 

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 27/02/2017 12:26:55

Erano spariti da alcuni giorni finché stamattina li hanno ritrovati uccisi dietro a una scuola di al Arish, la città del nord della penisola del Sinai, in Egitto. Il più anziano - Hakim Saied, 65 anni - freddato con un’arma da fuoco; il figlio Medhat, 45 anni, arso vivo. Sono le ultime due vittime dell’ondata di violenza jihadista che ha messo nel mirino i cristiani nella regione dell’Egitto più vicina ai confini con la striscia di Gaza.

Non ha il volto degli attentati eclatanti come la strage del dicembre scorso al Cairo, questa nuova ondata di violenza. E non prende nemmeno di mira obiettivi particolarmente in vista, come era avvenuto altre volte proprio ad al Arish in passato, con l’uccisione di alcuni sacerdoti copti. Adesso i jihadisti seminano il terrore in maniera ancora più capillare andando a colpire in maniera indiscriminata tutti i cristiani. E non è un caso che succeda proprio nel Sinai, l’area che il governo di al Sisi di fatto non controlla e dove non è un mistero che i movimenti affiliati all’Isis godano di un’ampia rete di proprie cellule.

Nell’arco di una ventina di giorni sono già sei i cristiani uccisi ad Arish, una delle città del percorso che il ministero del turismo egiziano sognava di trasformare in un itinerario cristiano sulle orme della Sacra Famiglia. Per primo, il 30 gennaio scorso, è stato colpito Wael Youssef, un commerciante di generi alimentari di 35 anni. Lo hanno ucciso in pieno giorno nel suo negozio: sono arrivati tre uomini mascherati e gli hanno sparato, davanti alla moglie e al figlio; poi si sono seduti a bere una bibita e a mangiare delle patatine davanti al corpo senza vita; un comportamento che la dice lunga su quanto si sentano forti in questa zona dell’Egitto. Il 12 febbraio, poi, è toccato a William Zaker, un farmacista di 40 anni: un commando di jihadisti ha fermato la sua auto e lo ha ucciso con una pallottola alla nuca. Il 13 è stata la volta di Adel Shawqi, un operaio di 57 anni; e poi, giovedì 16, hanno colpito Gamal Tawfiq Girgis, un insegnante di 45 anni.

Nessun dubbio sulla matrice fondamentalista di queste esecuzioni di semplici cristiani copti rimasti a vivere in una terra di frontiera. Ma a rendere il messaggio ancora più chiaro - domenica - è arrivato anche un video diffuso dal Wilayat Sinai, la sigla locale dell’Isis; venti minuti in cui un uomo mascherato con in mano un fucile d’assalto AK-47 spiega che i cristiani non sono più «dhimmi» ma delle «prede» e che «Dio ha dato l’ordine di ucciderli». Vengono anche mostrate immagini della strage della recente strage alla chiesa del Cairo accompagnate dal commento: «È stato solo l’inizio».

I due nuovi corpi senza vita ritrovati oggi confermano tutta l’attendibilità di queste minacce. E la paura nella comunità copte cresce: «L’alternativa per i cristiani dell’Egitto: partire o morire», titolava già domenica Watani, il settimanale dei cristiani egiziani. Riportando le testimonianze drammatiche di quanti sono rimasti ad al Arish: «Non possiamo partire perché le nostre vite sono qui, le nostre case sono qui, non abbiamo nessun altro posto dove andare - spiegavano -. Così finiamo per ritrovarci ogni giorno a chiederci: chi sarà il prossimo?»

 

(Vatican Insider, 22 febbraio 2017.)

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gaetano Lo Castro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Gaetano Lo Castro, nella sezione Proposta_Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Società ] Il cattolico adulto , di Aldo Vitale (Pubblicato il 14/03/2017 19:19:53 - visite: 1087) »

:: [ Società ] Croci sfregiate e chiese profanate , di Giordano Stabile (Pubblicato il 07/03/2017 23:06:01 - visite: 689) »

:: [ Società ] Scegliere la vita o la morte? , di Antonio Socci (Pubblicato il 04/03/2017 16:18:34 - visite: 657) »

:: [ Società ] La dignità delle donne al tempo di Trump , di Costanza Miriano (Pubblicato il 02/02/2017 23:50:51 - visite: 779) »

:: [ Società ] Cresce la persecuzione anticristiana nel mondo , di Avvenire (Pubblicato il 12/01/2017 22:19:25 - visite: 890) »

:: [ Società ] Il Natale dei cristiani perseguitati nel mondo , di Claudia Cirami (Pubblicato il 22/12/2016 16:06:50 - visite: 888) »

:: [ Società ] I nuovi giacobini , di Giulio Meotti (Pubblicato il 14/12/2016 19:38:49 - visite: 944) »

:: [ Società ] Hanno paura della verità , di Costanza Miriano (Pubblicato il 07/12/2016 23:14:06 - visite: 843) »

:: [ Politica ] Il gulag cubano di Castro , di Giulio Meotti (Pubblicato il 27/11/2016 23:10:25 - visite: 970) »

:: [ Scienza e fede ] Veronesi, alfiere dello scientismo non negoziabile , di Tommaso Scandroglio (Pubblicato il 10/11/2016 21:49:07 - visite: 720) »