E non son stato al gioco e l’hai capito
allor per altro amore m’hai lasciato.
Altro amor?
Ma quando mai l’hai tu provato?
Un ovulo volevi fecondare
non t’importava mai chi fosse nato.
L’avresti bassamente barattato
come amor frutto d’amore
ad altri presentato.
Turpe mercato,
in mente di sgualdrina maturato,
infida e volgare donna da trivio,
priva di morale,
che d’amor parli,
come a me parlavi,
figlio di un vero amore barattavi,
amor che non provavi.
Ma non son stato al gioco,
nuova vita non ho poi generato,
l’istinto con il cuor ho soppesato
non ero il maschio idoneo alla sgualdrina
che con la paglia
frigge l’uovo in padella e lo cucina,
e allora hai spento il fuoco,
a capire chi sei ci vuole poco.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 13.9.2020 – 5:29)
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