Pubblicato il 22/12/2011 08:11:15
C’era chi c’era … Serata d'Auguri all'Asinocotto.
Volti nuovi, beata gioventù, ieri sera all’Asinocotto, in Via dei Vascellari 48 a Roma, per gli annuali auguri natalizi della Recherche con tutta la redazione al completo in veste di Grand Mètre della serata. L’atmosfera era quella che sempre ci si attende per una prémiere o per un vernissage. L’ambiente, retrò come può esserlo un buon ristorante romano di sera, dove tutti s’incontrano pur sempre come se fosse la prima volta, per dirsi qualcosa di non importante, per fare qualche pettegolezzo e tante altre cose ancora. Tuttavia c’era qualcosa di diverso, che andava annotato, da taccuino insomma, come per un vademecum di riporti che fossero da scovare, nascosti dietro l’angolo degli stretti vicoli di una città che ancora ha in serbo così tanta magia. E ieri sera, col cielo uggioso dopo una giornata di sole fantastica e la punta di freddo solleticante, non si poteva fare altro che abbandonarsi a qualche “peccato di gola” augurale, come si dice, di buon auspicio. Passo passo, dopo l’accoglienza sempre gradita di Maria Musik, il ridere sardonico del Maitre Roberto Maggiani, ed i convenevoli di rito scambiatisi dai numerosi ospiti della serata, è apparso sulla scena l’amato Marcel Proust, più emaciato e provato che mai, nella veste che uno meno se lo aspetta, di Chef di Alte Cusìne e che, con le sue délicatesse, ha scatenato un’orgia di profumi e di gusti da santificare anche il diavolo in persona (io che scrivo). Tant’è che mi ha anche punito, prima promettendo di deliziarmi con una seconda, seppure ridotta porzione di cannelloni di ricotta e spinaci col retrogusto alle noci e salsa di funghi tartufati, poi negandomela, ma che infine mi ha privato di perdermi definitivamente, in un “peccato” che avrebbe rivelato a tutti la mia golosità. Del resto, come sempre mi dico a discolpa, se non ci fossero al mondo i golosi che ne sarebbe di tante cose buone? Al punto che dal V° girone dell’Inferno dantesco, mi sono guadagnato in anticipo un posto in Paradiso, con tutto quello che mi tocca soffrire quaggiù, soprattutto quando mi si fanno di questi dispetti. Tant’é che mi sono vendicato regalando al nostro Chef un libro sul deserto che fa venire un’arsura da matti. A proposito di Paradiso, nel corso della serata, tutti o quasi gli intervenuti, ci hanno intrattenuto con testimonianze natalizie e altro, leggendo alcune poesie che la festa (o anche no) ha loro ispirato, mentre, tra le “new entry” è stato molto apprezzato Saverio Bafaro che di recente ha affidato a La Recherche il suo e-book, (che è possibile scaricare gratuitamente), dal titolo invitante “Eros Corale”, soprattutto adatto per un’orgia culinaria compromettente come quella che si stava consumando, e che mi sono ripromesso di leggere. Il quale, ci ha letto versi di pregio riscuotendo oltre all’amabile accoglienza, il plauso dei numerosi presenti che non ci hanno fatto mancare il loro sentito affetto. Tra questi: Francesco De Girolamo, Loredana Savelli, Fiammetta Lucattini, Diana Vinci, Roberto Scarpantoni, e …. scusate se non li enuncio tutti, ma dopo gli effluvi dei buon vini serviti a tavola e l’ora tarda, la mia memoria comincia a vacillare ... e ovviamente Marcel Proust, alias Giuliano Brenna, il quale, spogliato dei panni dello Chef e abbandonati i suoi “piatti d’autore”, come suo solito, ci ha deliziati con la lettura di un passo della Recherche dedicato allo spirito dell’amicizia (che è possibile leggere in testa al sito on-line nello scorrere veloce delle parole). Unico e vero interprete quindi, Giuliano Brenna, è stato infine acclamato personaggio della serata che, seppure non corrisponde esattamente al più famoso “personaggio dell’anno” dichiarato da una rivista della carta stampata, è per noi de La Recherche, senza ombra di dubbio, colui che più sa prenderci per la “gola”. Metafora culturale questa, ma che pure ringraziamo per le sue costanti e talvolta sofisticate recensioni e per i suggerimenti letterari che, in qualche modo, spalancano davanti a noi il sipario fin troppo polveroso della stampa nostrana. Un doppio grazie quindi, alla Redazione, per aver organizzato una sì piacevole serata nello spirito della comunicabilità, dell’accoglienza, della rispondenza culturale che tutto ciò ha dentro e fuori della rivista letteraria on-line, come promessa di amicizia per un futuro sempre più impegnato e fattivo, nell’egida della cordiale e civile collaborazione. Auguri! C’era chi c’era … ma gli auguri, sentiti e sinceri, vanno a tutti coloro che per ragioni diverse non hanno potuto essere presenti. In modo particolare a Domenico Morana che, come Maria Musik ha ricordato, sta passando un periodo difficile della sua vita, a Leopoldo Attolico la cui assenza è stata molto sentita, e a Lorena Turri di cui Roberto Maggiani ha tessuto l’elogio con gratitudine.
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