Pubblicato il 10/11/2010 14:15:13
Quest’aria spezzata da forti raggi di luce pomeridiana e questa vita che beve vento e ti apre gli occhi solo dopo il dolore. Ma tu toccami ancora con le tue mani di semplice sapone. E fallo mentre rileggo il giorno in questo tramonto che da forma al tempo solo con il silenzio.
Ho immaginato il volo dell’uomo desiderato la conoscenza dell’anima affascinato da sempre dai numeri dispari camminando sospeso come fa il pensiero su castelli di carta.
Per queste lunghe notti e mattini aritmici è al lunedì la mia eterna promessa.
Ma in fondo credetemi c’era solo da saltare in un altro cerchio e continuare a girare.
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