La prima cosa che colpisce
è questo nulla che separa
questa trasparenza vigliacca
che ferma gli sguardi
come una parola imprevista
al tatto degli amanti che mai fummo
perché altrimenti destinati ad essere
e poi c’è il silenzio
quello che cresce sterminato
da assenza imprevista di parole
Gli alberi si muovevano appena
per grazia di vento
anche ai miei occhi
malgrado li tenessi chiusi
la mia staticità presente
fu poi intersecata
dal lento passo di un anziano
fuori dai nostri abbracci mancati
il cigolio di oggetti nelle sue tasche
alza nugoli di zanzare
testimoni di degrado
al mondo come all’anima
Traspare dall’uccello
che di sua presenza macchia il prato
l’impronta sua di sauro
perciò anche nella tua regressione
si manifesta il tutto dei nostri verbi
coniugati che furono
alle mille possibilità
Generazioni e generazioni di primati
t’hanno svuotato gli occhi
ormai
li rendono opachi come acqua
da cui affiora il ricordo
di quell’esperimento fallato
quando quel tuo sguardo
mi si diverge appunto
e s’incista in ere lontane
e consunte dai piani d’esistenza
che a stento ricordiamo
come se quegli occhi riesumassero
un Abele che uccide Caino
e in un abbraccio cosìsìa
Traspaiono questi pensieri limacciosi
incapaci di volare
questi chetoni dell’animo
che rimangono nel fango d’una mente piegata
esacerbati e stanchi
S’apre e chiude quella mano
immota tu
fra altre persone parimenti immote
e non si sa per chi ciò accada
solo il nulla ci resta trasparente
ora
e ci separa
condizionando il tempo
che trascorre indifferente a queste vite
Io sarò la tua voce
ma tu non lo saprai
(tratta dalla raccolta inedita
“Il mestiere e altri accidenti”)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Alberto Rizzi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.