Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)
:è la mia città → ora strettad’assedio dalla pestilenza
{quale-fantasiasinasconde-oltrelastaccionata}
(scendosalgoscendosalgoscendo… infine scendo)le scale*(dalla camera alla cucina dalla cucina alla camera)
infine il giardino*→ è il mio cerchio ristretto
*sono troppe…
troppe le creature che lì risiedono
quando passeggio nei miei passi
le vedo
e giro in tondo nel giardinotutt’intorno
le osservo
la campanella non suona
non arriva il postino
con il mio altrove
:il sogno che attendo è già di un altro
suona suona suona ma non suona… non suona non suona non suona suona-sosta e suona-sopra guarda sopra sososososososos papparapà… eccomi qua… non so più cosa pensare-oltre la portac’èun’altra delusione
allora-silenzio^silenzio^silenzio^silenzio*****
+
!zitto!
ok! ora mi siedo sul mio sedere [sedendo senza pensare…
…ché pensare potrebbe introdurre il male
quello speciale che mi fa pensare
{troppo a vuoto senza conclusione
[dove concludono i pensieri?
delle cose vedo le forme / di loro-pensieri no]
neppure le parole a cui mi(li) affido hanno forme
rigide a sufficienza
da intrappolare i pensieri-miei-disarticolati
pensieri miei disarticolati
pensierini miei…}
proprio non riesco a credere a questo male
che sì ha preso la zia*{l’ha squartata e portata altrove-da-dove-attendo il postino che non suona non suona non suona sosososososos papparapà… eccomi qua… non so più cosa pensare-oltre la portac’èun’altra delusione
allora-silenzio^silenzio^silenzio^silenzio*****
+
!ssshhh!
}*e il sale nella zucca di molti
fratelli
non ho fratelli che io possa condannare
genitori
né genitori che io non voglia ora baciare
qui nella mezzanotte
nel profumo di lavanda e bergamotto
{ma se li pensom’illudo : nessuno di loro è qui né so quando lo saranno}
penso ai miei passi in giardino tra le camelie
le piante magiche e il sorgere delle loro sembianze nella mia mente…
ho una questione da mettere in salvo
mi manca[tanto]la poesia che ha le parole giuste per il mio cuore
{quella che vive dentro al mio cuore e non alla mia mente↓
≈arrivo arrivo arrivo …………………… ce la faccio sempre ah sempre ah ora!
allungo-allungo ritardando il momento d» perché vorrei che non finisse quel pungolo
che non arrivassequell’afrore che disdegno e nascondo↓
ora qui getto il rifiuto – ieri nella Vivonne… i pesci ne sono ghiotti
a frotte salgono e scendono per un tozzo di sperma
{l’universo ha voluto il cervello e la sua riproduzione nel piacere
[ci sarà pure un motivo? in ogni caso…] come posso non restituire al cosmo
ciò che mi ha procurato per il solo fatto
che tutto [da sempre] sta alle sue regole?
(ciò che mi ha procurato?→) ma non lui – casomai da me stesso –
se io-stesso-universo-non-doall’universo [me-stesso] ciò che io stesso mi sono dato per migliorarmi : e pensare a come farlo [luil’universo] ancora progredire verso il maggiore progresso possibile}
{ogni struttura crea strutture sempre più evolute → siamo un punto della linea ma non la fine}{vedo spreco di cervelli [lì poco oltre la staccionata] nella gente intrisa di paura per la pestilenza → ma forse la paura è la salvezza del cervello
lì si nasconde e agisce in fretta | fugge da…
fugge dove non fuggirebbe se non avesse paura
di tornare molecola nuda e cruda
disgregata senza pensiero senza sosta senza senza senza sole… sole sole…
sole mi manchi
domani sarò in giardino (mi troverai ad attenderti
perché se ho un cervello è anche per merito tuo) ci sarò
non verranno le creature che ho ideato
loro preferisconol’ombra → la notte è la loro-ora giusta
:arrivano tra le fantasie e si mostrano sotto tutti i profili
anche nelle forme più dure
sole sarò lì ad attendertiall’alba {quando nessuno ti aspetta e all’improvviso infilzi l’occhio}
quanti giorni-luce ancora la pestilenza lambirà i confini esterni di questa mente-giardino?
dieci leghe e una chiesa che la riassume
:è la mia città → ora strettad’assedio dalla pestilenza
{quale-fantasiasinasconde-oltrelastaccionata}
(scendosalgoscendosalgoscendo… infine scendo)le scale(dalla camera alla cucina dalla cucina alla camera)
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