Questa sera viaggio tra i ricordi
e vago su e giù per lo stivale
mi fermo in cerca dei miei vecchi amori
del seme sparso colgo sol dolori.
Un sol splendente acceca la tua casa
che sempre guardo quando vò al Vereto
tu poverina sei del tutto ignara
ma a sol guardare fò la vita amara.
Io amore ho seminato tra le zolle
anche loro son rosse come il sangue
rossi papaveri poi il terreno ha dato
con il mio sangue tutto l’ho bagnato.
Volano i petali, farfalle rosseggianti,
con le rondini volteggiano sul colle
passano gli anni, imbiancano i capelli,
e tocca a te portar gli altrui fardelli.
E manco sai che a te io sto pensando
sapessi quante cose che ho archiviato
ma i segreti con me poi moriranno
e orecchie estranee mai nulla sapranno
di quello che nel tempo mi ha narrato
la strana figlia che tu hai generato
perché a me non interessa ormai
di seminare quello che non sai.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 20.05.2020 – 23:07)
La foto è di mio cugino Santoro Enrico delicato pittore di Cutrofiano (g.c.)