Rubavo al tempo
il rumore continuo dell’acqua
guardavo nel suo salto
ciò che non si può fermare la vita.
A volte ritornano nel mio sguardo
i sassi del torrente
grandi e piccole forme di vita
nel lontano inconscio della natività .
Rovi di more coprivano a difesa le sponde
tra rivoli d’acqua l’agitarsi della vita nei girini.
Possedevo o mi possedeva quel mondo
come un sasso d’acqua di torrente
ero anche io tempo indefinito della vita.
E amavo quel tempo che viveva il mio tempo
risalendo nei passi nel contrario della foce
io ero parte di quella distesa continua di sassi
respiravo il silenzio della vita
il suo infinito nel mio infinito.
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