Mi regalò la vita, un dì, l’amore,
ed io ancora ne ricordo tanti,
non li ho scordati e li conservo in cuore,
di alcuni son rimasti sol rimpianti.
Altri ricordo con un gran calore
perché son stati cari ed importanti
son quelli che ancor oggi fan rumore
e nella mente mia stan sempre avanti.
Gli altri sono candele quasi spente,
non li ho scordati ma mi danno pena
ma a volte sono come un salvagente,
una tisana a base di verbena
che l’ansia scioglie e libera la mente
che qualche donna di passione ha piena.
L’anno che passa si porta via gli affanni
quello arrivato indossa nuovi panni
porta in regalo un senso di sereno
e un verso nuovo già germoglia in seno.
Regala fiori anche l’asfodelo
meravigliosi sul suo scarno stelo.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 1.1.2020 – 13,07)
- Sonetto ritornellato
La foto è stata condivisa da FB:
https://www.facebook.com/…/a.149677369760…/153787199349595/…