Pubblicato il 09/09/2008 20:23:59
Famiglia Cristiana al governo: «Prendete le impronte agli ultrà» Deboli con i tifosi, forti con gli stranieri
Ancora Famiglia Cristiana. Per il governo di centrodestra che si è sempre fregiato di essere dalla parte delle famiglie e dei cattolici, non sarà certo una buona notizia. Per l’ennesima volta da quando Betrlusconi è tornato al potere, il settimanale dei Paolini torna a criticare duramente le politiche del Pdl. Questa volta lo spunto viene dagli episodi di violenza che hanno segnato l’apertura del campionato. Il governo nei confronti dei tifosi napoletani, in cui si erano infiltrati centinaia di camorristi, ha avuto un pugno decisamente poco duro. E la scelta “dolce” di vietare le trasferte ai campani, che è arrivata due giorni dopo gli scontri, non è piaciuta a Famiglia Cristiana. Soprattutto se paragonata ai toni aspri che si sono usati nei confronti dei migranti e dei nomadi. Per questo, senza troppi giri di parole, nell’editoriale di questa settimana si dice a Maroni di prendere le impronte agli ultrà, non ai rom e agli stranieri.
«Per far apparire più sicure le nostre città ci si è inventato di tutto - commenta il settimanale dei Paolini - dal censimento dei rom ai tremila soldati sparpagliati su tutto il territorio nazionale. Forse, sarebbe meglio se il volenteroso Maroni censisse questi violenti e incivili ultrà, e prendesse loro le impronte digitali. E arrivasse a sciogliere le tifoserie organizzate, anche se ciò può dispiacere ai padroni del “circo calcistico”, tra i quali si nascondono complici, favoreggiatori e pavidi. Perché non andare a lezione da chi questi problemi li ha affrontati meglio di noi? In Inghilterra, ad esempio, gli hooligans sono stati ridotti a “merce da esportazione”».
Insomma, Famiglia Cristiana ha la sensazione che il governo sia forte con i deboli e debole con i forti. Per il settimanale diretto da don Antonio Sciortino, che nelle scorse settimane è stato ammonito perfino dal Vaticano per la sua libertà d’espressione, ritiene che la decisione di «proibire le trasferte» sia «buona, ma limitata e tardiva». Perchè «dopo tanto parlare di sicurezza, il Governo è stato spiazzato dagli ultrà». «Dopo ogni domenica di fuoco – ricorda ancora Famiglia Cristiana – ci ritroviamo a riascoltare i soliti proclami baldanzosi dei politici, cui però seguono flebili provvedimenti, scarcerazioni a tempo di record, condanne simboliche. Il calcio non si tocca! Con i suoi colossali interessi economici, è meglio blandirlo, coccolarlo, perdonarlo e... magari comprarlo: i tifosi sono tanti, e votano (non sono rom o extracomunitari!)».
Infine, l’amara conclusione: è «davvero strano», dice il giornale, che «un Governo che ha vinto le elezioni sulla sicurezza e fa della “tolleranza zero” la sua missione» si sia «fatto sorprendere dai gravi fatti di Napoli. Se si pensa che per gli immigrati la clandestinità sia un’aggravante, dovrebbe esserlo altrettanto la violenza per chi trasforma le manifestazioni sportive in guerriglia».
(Fonte: sito del quotidiano "l'Unità")
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