Pubblicato il 04/04/2020 02:15:05
Batte l’ora di vita sublime, sono il cuore palpitante del mondo. Vieni a me, Ebe, versa d’ambrosia il nettare nel mio calice dei ricordi, voglio ubriacarmi di vita passata. Alla salute. Rivedo i prati e i bimbi sorridenti, tramonti sul mare e ombre di colline, il sesso all’aurora che amore porta, e dolore al ricordo; l’odore di lei sulle dita e in due una coca cola ghiacciata alla baia di Riva. Ma adesso che il niente dilaga dalla porta so che il niente è solo a un respiro distante; versa, dolce Ebe, d’ambrosia il nettare nel mio calice dei ricordi. Ebbro di vita mi voglio concedere alla dea Notte.
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