Pubblicato il 02/04/2020 23:05:07
Gli dei ci invidiano
le risate dei bimbi,
il battito del cuore
che pulsa,
il contatto di un gattino
sulla pelle;
la malinconia che scende
di sera col suo velo
sottile,
la gioia che rara ci prende
E dura un’istante.
Talvolta mortali si fingon gli dei
per provare il gusto
Di un sogno
che dall’alba
finisca al tramonto,
la fuga di un amore rubato
e tosto perduto,
di un bacio salato,
di uno sguardo
rapito da portare con loro
nel vuoto infinito.
E io che il più silvano
Tra i figli dell’uomo mi dico,
altri me dicon l'Oscuro,
stasera brindo al sorriso dei miei
bimbi felici e al corpo caldo
della moglie fedele.
Fuori tempesta dilaga.
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