Pubblicato il 16/02/2020 10:20:04
In duemila anni Non un solo nuovo dio. Hanno cessato di parlarci le forre selvagge E i ruscelli gentili, Le bocche chiuse di inquinamento sottile E metalli pesanti. Né sussurrano più gli dei Con brezze leggere E torrenti di pioggia, Non tuona alcun dio Prima del lampo sonoro. Invano attendi che di sorriso feconda Nasca una Venere dalla spuma del mare Ma basta un tramonto Che l’anima tutta s’asconde E si sorprende E socchiude gli occhi a Mirar lontano Che da qualche parte ancora Non risuoni di Pan Flauto sonoro, Rincorrendo veloce occhi d’Oriente. Vi attendo qui, o Dei, A Dioniso simile, Mollemente adagiato sul ponte Sul Grande Naviglio.
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