Pubblicato il 09/02/2020 00:33:05
Un giorno il cigno mio spiccò il volo tra libri polverosi se ne stava ma forse un poco Lorca l’annoiava con Leopardi si sentiva solo. Quel volo durò poco e cadde al suolo il becco picchiò in terra e ancora sbava sol l’acqua pura il danno non lo lava io invano l’accarezzo e lo consolo. Lo so che lui era instabile e precario ma quanti a questo mondo non lo sono? Non serve aver vicino un dizionario, se son precario come tal ragiono per Nagel* è un principio prioritario a questo ragionar non v’è condono. Potrò con il pensier libero andare ma la precarietà non puoi ignorare. * Thomas Nagel il filosofo della precarietà Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 19.8.2019 – 23,16) Il cigno di legno è un regalo ricevuto da un ragazzo che tantissimi anni indietro era rimasto a piedi ad Aosta perché aveva perso il pulmann e lo accompagnai a casa in un paese distante una ventina di km dal capoluogo. Per ricompensarmi mi ha regalato un cigno in legno che aveva scolpito con le sue mani e che ancora oggi galleggia in mezzo ai miei libri.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Armando Santoro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|