Pubblicato il 11/10/2017 09:17:55
Ricordo i versi di un poeta catalano che lessi molti anni fa in un’antologia, di cui non ricordo neppure il nome: «Ho buio nella bocca / parlo / dentro il muro crollato / esauditemi / prestate orecchio alla mia voce». Li ricordo perché sono un grido anonimo, comune a tanti poeti che hanno perso la vita sotto la repressione franchista. Ma, contemporaneamente, resto turbata da questa “parola” che non smette di risuonare “dentro il muro crollato”, e in me nasce l’inestinguibile speranza che al poeta, in qualsiasi luogo e con qualsiasi pensiero, sia sempre consentito questo sforzo fallito e vincente di dire.
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