:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
Non sono al momento possibili nuove registrazioni di utenti su LaRecherche.it
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 249 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Sep 13 15:06:15 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Il segno

di Teresa Cassani
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 12/04/2023 19:57:58

IL SEGNO

Si è svegliata di soprassalto. Nella mente frammenti del sogno, gli occhi di Santa Lucia deposti sul cuscino.
Rabbrividisce domandandosi il significato. Sotto il baldacchino fa freddo e i guanciali sono degli accumuli di piume: la servitù non li ha sprimacciati a dovere in queste giornate piovose.
Si gira nelle coltri, ma tra poco le abbandonerà per dedicarsi alla vestizione e alla toilette.
Emanuele le ha lasciato in fondo al letto un foglio poroso con gli svolazzi dell’inchiostro a decorare il breve messaggio: “Ma mère m’a revendiqué”. Sa mère! Pare che finalmente il figlio sia diventato importante per la madre. Caterina lo sa: colui che la suocera ha definito una maledizione per la sua vita si è fatto interessante perché potrebbe garantire alla casata l’erede e perciò la continuità.
Ma oggi è un giorno triste. Il trambusto che pervade gli interni ha un significato preciso: partenza.
Già, partenza, partenza per un viaggio. Caterina si rifiuta di pensare alla parola esilio che, invece, denomina con chiarezza la prospettiva. Ma è inutile che Luigi XIV faccia il bello e il cattivo tempo perché il matrimonio è stato celebrato e di certo nessuno lo potrà sciogliere, nemmeno il re di Francia.
Caterina pensa che il piegarsi alla volontà dell’ingombrante sovrano non durerà a lungo.
Intanto, però, bisogna scendere le scale, montare in carrozza, sentire il cuore stringersi guardando l’immagine del castello che si allontana, imboccare le strade fangose tra i boschi della pianura.
Sono passati appena quindici giorni dalle nozze e non è permesso godersi il soggiorno a Racconigi.
Emanuele adesso sta calpestando con le suole degli stivali, lunghi e pesanti ,la ghiaia bianca della corte andando avanti e indietro: prova affettuosa trepidazione per la giovane sposa, costretta a seguirlo in questa fuga dal palazzo, a patire le ingerenze del monarca straniero che crede di manovrare il Ducato a suo piacimento.
L’azione del principe è stata ben meditata: non ha voluto convolare a nozze con una nobile francese, ufficialmente per problemi di disabilità, in realtà per affrancarsi dal controllo del regnante di confine.
Caterina gli è piaciuta subito: forse il pittore ha saputo cogliere quel tratto di modestia e di sensibilità che attraggono un uomo provato dalle avversità come Emanuele Filiberto, principe di Carignano, nato sordo e perciò mutolo, costretto a una rigida disciplina per apprendere le lingue e la lettura del labiale.
La carrozza principe è pronta: gli sposi vi prendono posto, dopo i saluti alla nobiltà e alla servitù, allineate davanti alla facciata anteriore del castello. Una pioggia leggera ma fredda prelude a un tempo climatico che mostrerà i suoi rigori. Del resto, l’inverno è alle porte e, per fortuna, nei bauli ci sono gli abiti bordati di pelliccia necessari alla bisogna.
Il cocchiere di testa ha dato il segnale. La fila delle carrozze si muove simultanea. I cavalli ben nutriti procedono eleganti nei finimenti e sotto le stanghe.
Bologna in linea d‘aria non è lontana ma raggiungerla in carrozza lungo strade sterrate e fangose richiede tempo e comporta imprevisti.
I viaggiatori si predispongono mentalmente ad affrontare i perigli del tragitto. Emanuele, intanto, ricorda le trattative di nozze compiute in segreto e pensa alla supplica da inviare al monarca francese. Caterina gioisce un po’ andando con il pensiero alla meta del viaggio. Bologna le piace, l’ha visitata qualche volta con il padre Borso e la considera sicuramente una città più bella di Modena.
La sposa ha ventotto anni, lo sposo cinquantasei. Lei è graziosa, discreta e defilata. Lui ha un aspetto gradevole e distinto regalatogli dall’intelligenza, dalla forza e dalla duttilità che lo contraddistinguono.
A Bologna se ne staranno appartati a palazzo Ariosti, vivendo sotto falsa identità e senza frequentare la nobiltà locale.
A Caterina questo non interessa. Ciò che le interessa è invece la luce, la luce degli occhi che vedono, la luce che illumina i pensieri e fa compiere le azioni giuste, accanto a un uomo che ama e che stima. Si domanda quanto tempo impiegheranno per arrivare a Bologna e, quando vi giungeranno, il 13 dicembre, considererà questo giorno, il giorno di Santa Lucia, un segno.

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Teresa Cassani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Teresa Cassani, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Un’altra bandiera (Pubblicato il 07/07/2024 21:01:23 - visite: 145) »

:: Fuoco di fila (Pubblicato il 29/06/2024 09:22:17 - visite: 124) »

:: Lo schiaffo (Pubblicato il 08/06/2024 19:51:33 - visite: 201) »

:: L’ippocastano (Pubblicato il 02/06/2024 10:54:06 - visite: 172) »

:: Italy (Pubblicato il 21/05/2024 21:25:04 - visite: 267) »

:: Il salto (Pubblicato il 07/05/2024 20:21:36 - visite: 293) »

:: Feldspato (Pubblicato il 16/04/2024 20:55:00 - visite: 236) »

:: Schizzo (Pubblicato il 25/02/2024 12:32:21 - visite: 399) »

:: L’altrove (Pubblicato il 21/01/2024 11:37:50 - visite: 354) »

:: Con la voce dolce più che niuna (Pubblicato il 10/01/2024 11:39:09 - visite: 344) »