:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 197 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Nov 20 04:05:38 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Lo scopo

di Teresa Cassani
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 03/12/2022 07:41:35

LO SCOPO

_Fiiiiiiii! Vieni, Bracco… qua, qua!
Francesco Maria agitò la mano in alto e la riabbassò con forza, ripetendo il gesto per più di due volte.
Il cane sembrava impazzito. Correva velocissimo lungo i solchi dell’aratura. Forse aveva adocchiato una donnola.
Francesco Maria mise il fucile a tracolla. Quell’agitato di cane faceva sempre di testa sua. Doveva raccogliere il fagiano e portarglielo, ma di sicuro aveva visto altro.
Lui continuava a calpestare il terreno secco ricoperto di brina. Sotto il carrarmato degli stivali di gomma le foglie di pannocchie crepitavano. C’erano un silenzio e un’umidità che facevano desolazione. In più, la luce del giorno, nonostante non fossero ancora le quattro del pomeriggio, stava venendo meno trasformando il tutto in una cappa opaca.
-Fiiiiii! Qua Bracco… qua!
-Non ti obbedisce- gli disse Eugenia Felicia- non vedi che non ti obbedisce.
Francesco lanciò uno sguardo pieno di stizza alla compagna infagottata in una vecchia giacca a vento.
Quella era buona solo a demolire.
-Non mi obbedisce, non mi obbedisce…se ha visto una faina o una donnola in movimento, punta su di loro.
-Ma no! È che tu non lo sai richiamare!
Lui si fermò a gambe larghe davanti a un cumulo di zolle e la osservò con supponenza.
-Avanti, richiamalo tu!
Eugenia Felicia lanciò una voce nel mezzo della radura, che sapeva di orgoglio e determinazione, e il bracco fece dietro front. Dopo poco, era davanti a loro con il corpo piumato del volatile tra i denti.
Francesco Maria ne rimase contrariato. Era incedibile come il fare un po’ grossolano della compagna facesse presa sulla feroce aggressività del bracco.
Il cadavere del fagiano venne deposto a terra. Lui lo raccolse e lo mise nel carniere.
-E con questo fanno in tutto 55 – disse soddisfatto.
Eugenia Felicia lo guardò alzando il mento. Le guance erano arrossate. Le ciocche di capelli mezze nere e mezze bionde si erano scomposte all’aria pungente. Invece, la chioma argento di Francesco Maria, nella luce autunnale, sembrava inscurita.
-Già, se non fosse per me, sarebbero tutti disseminati tra i campi, oppure malamente insanguinati nel frigorifero.
-E va bene, - disse lui- te lo concedo: sei brava a spennare la selvaggina. A scuoiarla. Del resto, là, nelle tue pianure, lo sanno fare.
-E a cucinarla! - sottolineò lei.
-Sì, certo, a cucinarla, a cucinarla. Peccato che io non possa mangiare più di tanto.
I due sembravano camminare senza meta. Il cane era ritornato sui suoi passi e aveva puntato il muso contro un animale in movimento. Fu lestissimo a farlo fuori guaendo.
Eugenia Felicia e il compagno avanzarono verso l’argine. Stava arrivando il buio, ma un paio di beccaccini potevano ancora essere impallinati.
Quando fecero fuoco all’unisono, sentirono vicino l’oh! di un contadino.
Comparve improvvisa la sua sagoma tra le canne dell’argine.
-Eh, no! Eh no! - disse l’uomo-facendo di no col dito.
-Non è bandita- disse Francesco Maria- e poi troppi uccelli le guastano il raccolto.
-Non voglio sapere- continuò quello seccato- qua non dovete venire. La casa è vicina e l’anno scorso è successo che un proiettile è andato a conficcarsi nella porta della stalla.
-Con noi non accadrà. Abbiamo buone mire-
-Non ne voglio sapere- continuò quello minaccioso- altrimenti chiamo i carabinieri.
-Stai calmo- fece Eugenia Felicia - e lascia stare i carabinieri.
-Non rispondere- ribatté l’uomo- e non darti arie perché hai un fucile. Dovete semplicemente andarvene. Mia moglie ha paura dei cacciatori.
Francesco Maria ammutolì. Immaginò la vecchia impaurita e non ebbe il coraggio di contraddire.
-Avanti, andiamo Giada- disse, chiamando la compagna col nome consueto e opponendole davanti al viso il palmo della mano.
Lei abbassò la testa, gli si affiancò, voltarono le spalle e si misero a camminare rapidi verso casa.
Il bracco li precedeva sprigionando la sua forza.
Eugenia Felicia aveva la testa nelle piane carpatiche: pensava al coraggio della gente che l’aveva cresciuta.
Francesco Maria soppesava gli effetti della camminata. Genetica e vita sedentaria avevano rivelato i loro danni e, ora, nel volgere delle stagioni, voleva riscoprire una pratica antica insita nelle velleità feudali di un avo materno.
In verità, l'attività venatoria gli serviva soprattutto per tenere bassi i valori glicemici.







« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Teresa Cassani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Teresa Cassani, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: ’Felicità, che pure esisti’ (Pubblicato il 28/09/2024 14:10:05 - visite: 307) »

:: Un’altra bandiera (Pubblicato il 07/07/2024 21:01:23 - visite: 206) »

:: Fuoco di fila (Pubblicato il 29/06/2024 09:22:17 - visite: 160) »

:: Lo schiaffo (Pubblicato il 08/06/2024 19:51:33 - visite: 258) »

:: L’ippocastano (Pubblicato il 02/06/2024 10:54:06 - visite: 217) »

:: Italy (Pubblicato il 21/05/2024 21:25:04 - visite: 299) »

:: Il salto (Pubblicato il 07/05/2024 20:21:36 - visite: 618) »

:: Feldspato (Pubblicato il 16/04/2024 20:55:00 - visite: 260) »

:: Schizzo (Pubblicato il 25/02/2024 12:32:21 - visite: 426) »

:: L’altrove (Pubblicato il 21/01/2024 11:37:50 - visite: 384) »