Pubblicato il 27/09/2010 17:01:33
Perché noi? Perché noi? Che cosa abbiamo fatto? Questa è la risposta a una pioggia di bombe, a una vita senz’acqua, al cibo gridato da invisibili stomaci, a un cancro per la scienza ormai senza passione, a un maestro ubriaco di sapere e nauseato dall’umiltà, a una rivoluzione allieva di quel despota ucciso, e che non perde tempo a trasformarlo in rimpianto.
Perché io? Perché io? Che cosa ho fatto? Cosa non ho fatto? Questa è la supplica a una madre cieca davanti a un figlio non suo, a una legge uguale per tutti se tutti è di un solo colore, a un sole che c’è e che la chimica ha annebbiato, a una piccola percentuale, sempre più piccola ma oggi più potente di ieri.
Mi chiedo perché non io. Qual è il loro peccato? 4/4/2003
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