Pubblicato il 08/07/2010 00:45:12
La vita onnipotente
Esiste la parola e poi l’abisso. E la sera già piega oltre i crinali dove fermano il volo i colombacci, mentre come radici le mie mani affondo nella terra viva e ascolto il vento che preannuncia la tempesta. Poi, nella notte odorosa di pioggia, il timido pallore del tuo corpo è un bicchiere di lucciole accese alle mie dita tenui, al mio stupore.
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