Pubblicato il 13/05/2019 08:21:16
L’immagine è presa dal portale:https://1.bp.blogspot.com/-9eDMgRLoCnE/Tmn2X9WGtcI/AAAAAAAAWl8/5RpSojFzAg8/s400/TratturoGorgo_Parco.jpg Ti penso come un giorno eri ti giuro, non m’importa come sei, se hai le rughe sul corpo e sul tuo viso se sei più magra o un poco appesantita ti penso come un tempo eri giovane e bella baciata dalla luna con la tua mano stretta alle mie dita per quei tratturi bianchi nella notte segnati dal chiarore dei muretti. Ti penso tal com’eri e mi torturo, quelle emozioni non le ho dimenticate non ho scordato ancor le trasgressioni e il ben che ti volevo è sempre vivo come presente e chiaro il tuo sorriso che dipingeva allora il cuore e il viso. Ti penso, non ti scordo, con te ritorno al chiaro della luna sotto quel fico dove ti toccavo all’ombra mentre il corpo accarezzavo e sento ancor gli odori degli umori sento la tua passione rivedo i tuoi rossori. Oh tempo, tempo che passi e non perdoni inutilmente lotti contro la ragione arido passi e neppur ti curi delle passioni che affliggono gli umani passi ma a vincere è il ricordo, passi ma ancor resiste il sentimento vivida è come allora la passione, passi ma dalla mente giammai scordo quelle notti felici pe’ i tratturi, quelle emozioni che cullava il cuore quell’andare al buio in mezzo ai muri con la tua mano stretta alle mie dita quella mano che cerco e che ho smarrita. Salvatore Armando Santoro
(San Marcello Pistoese 9.12.2018 – 8,15)
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