Pubblicato il 19/09/2010 22:19:44
Desideriamo cose diverse, le sentiamo in tempi diversi. Siamo noi che cambiamo, o il mondo ci asseconda? Si piega ai nostri capricci o puliamo le nostre lacrime? Vorrei nusare ora ma temo la mia parola spinta dall’esperienza, fabbrica sempre in attivo. Di tutto ciò non voglio i controlli, per questo produco quel patto silenzioso che mi rende intoccabile sotto una polvere alta altissima, di rosa fragile. Quando è la notte, non la nostra ma quella dei miei occhi, le macchine rincasano e svuotano il lavoro. Che nessuno lo sappia, amo l’inverno. Giorno,breve sentiero alla corte della notte.
21/1/2003
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