Pubblicato il 07/04/2019 15:05:16
MAJAKOVSKIJ INSEGNAMI Lancio un frisbee giocando sulla spiaggia come fosse un disco volante, danzante nella leggerezza della mia universale superficialità, della mia eterna velleità. Una Bud in una mano e nell'altra una Winston blu che emana il suo fumo fetido e mortale mi ricordano come consumo la mia vita, fra banali rime e l'ardita brama di spararmi rapidamente un proiettile in faccia, fra questi occhi che ciechi osservano questo mare del niente. E ardente bruci il sole fra i truci secondi della mia vita da bruto: È muto dio fra questi vicoli bui, dove m'addormento come uno squalo nell'abisso. E il crocifisso s'infiammi, forse anche quel pazzo di Cristo avrebbe voluto così, assieme ad un razzo per fuggire sulla luna, lontano da quegli idioti degli apostoli e dei vangeli, di Pilato e dei religiosi zeli. Ah Majakovskij, insegnami il segreto dei silenziosi proiettili, del coraggio di zittire questo maledetto silenzio che ci balla dentro come il vento di Febbraio! In questo cielo spento come una natura morta è risorta la regina di tutto quel che dura odiosamente da ere: le pere con la ricotta, la rotta e la stella marina.
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