Pubblicato il 25/06/2010 22:22:14
Passano i treni, passano le stazioni e l'amore non passa, senza ragioni. Sarà gioia o tormento sarà incanto o lamento? ti ho sognato stanotte, Nanina, ma era una ferita. Non mi volevi più... Chissà... Dopo quasi una vita. Che strano, che vigliacca ma al dolore seguiva un acuto piacere, il lirico piacere, il non corrisposto amore, l'uomo che ama ma non è riamato, come ama la vita e ne viene trombato. Ma il sogno è spesso angoscia, gratuita angoscia mentitora e tu non te ne vai, lo so, signora devota e morbida, alquanto delicata, inflessibile e unghiata come ti ho sognata. Quello che conta è il treno che abbiamo preso, allora, un treno con un vagone rosa dal quale con tremore, con ansia sotterranea noi scenderemo insieme al capolinea
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Loredana Savelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|