Pubblicato il 07/03/2019 10:26:33
LA NOSTRA VIA CRUCIS Scenderò su di te come un'ombra nella notte profonda, fuggendo fra un raggio di luna e l'altro. Scaltro come la morte sarò il vento gelido che ti accarezza e ti fa rabbrividire, languire nel terrore evanescente di un faro che d'un tratto illumina la tua finestra quasi assopita, nel dormiveglia dove il vero e il sogno combaciano. Sarò il fischio nel tuo orecchio che rimbomba quando il silenzio piomba nella stanza e l’orrore cala sull’anima. E per te il lenzuolo sarà tremendo come un sudario e il letto ti sembrerà una bara che ti vuole inghiottire, e le mura ti sembreranno terra nella quale stai per soffocare, dalla quale non puoi fuggire. E tutto, tutto ti parrà vano, profano desiderio di niente, menzogna della mente, gogna eterna anche fosse per un solo secondo. E il dolore che proverai sarà talmente profondo che amerai anche il ricordo di un filo d erba che brilla di verde al mattino, di un cappuccino disgustoso che ti brucia la lingua, e rimpiangerai ogni attimo dove un uomo ti ha calpestato il cuore, uno schiaffo di tuo padre o la carezza di tua madre, rimpiangerai uno schifoso geco che corre su un muro e una zanzara che ronza nel torrido Agosto... ogni profumo, ogni rumore, ogni pentola o piatto che sbattono in cucina ti sembreranno Mozart che intona una marcia alla turca, e marcia non ti parrà una mela ma gustoso anche il verme, quando le calde acque delle terme nelle quali ti rilassi sembreranno gelide come passi nudi nella neve. Rimpiangeresti tutto questo se solo anche tu, come me, porgendo le orecchie oltre ogni nuvola, sentissi quanto atroce sia questo oscuro silenzio, quanto sia sconfinata questa nera croce che ci pesa sulle spalle.
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