Pubblicato il 05/02/2019 00:29:13
Più non ritornerò sul mio Vereto a lacrimar tra pietre e tra i tageti più non mi piegherò tra gli uliveti a riguardar la tua casetta lieto. Non sentirò mai più le gazze urlare né in cielo volteggiar vedrò i falchetti né ascolterò seduto sui muretti le civette la notte pigolare. Solo m'arriverà smorzato l'eco di parole disperse pei sentieri e scorderai gli affetti miei sinceri, più non dirai che solo danni arreco. Di te mi resteranno film e foto, il ruggire del mar sulla scogliera il tuo lieto ondeggiare sulla moto e i mandorli fioriti a primavera. Salvatore Armando Santoro
(Donnas 11.6.2018 – 13,48)
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