Ritornerò tra quei tuoi muri antichi
ritornerò da solo tra gli ulivi
in mezzo ai mirti e agli alberi dei fichi
ritornerò ai tempi miei giulivi.
Tu come allora ad ascoltar fatichi
e allora parlerò soltanto ai vivi
discorrerò finanche coi lombrichi
a te non parlerò che non capivi.
Ma sempre resterai nei miei pensieri
in fondo m’hai donato un po’ d’amore
confuso i sensi con la giovinezza;
e m’hai portato un vento d’allegrezza
m’hai fatto uscire da quel mio torpore
ma forse adesso sola ti disperi.
E’ tardi ormai e indietro non si torna
ingrato è il tempo e sol dolore sforna
ma poi capisci ch’era una illusione
a cui è seguita solo delusione.
Salvatore Armando Santoro
(San Marcello Pistoiese 2.1.2019 – 7,40)
-Sonetto ritornellato
Foto di San Gregorio di Patù 1.1.2015
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