Pubblicato il 29/12/2018 09:42:35
LA ROSA DI VETRO Tu non sai Cosa mi hai dato Con le tue calde Cornamuse ed i flauti Di vento e nuvole Nei quali ho sognato, Ho sognato come Uno stupido bambino! Son alieno a quest'era Di muse di plastica, Di spastica brama Di vivere, insensatamente. Ma la mia mente, La mia mente è un uragano, Un piano di note folli, Di colli di bottiglia Spaccati in una rissa. La mia mente è un'orgia Di disperazione e tulipani, Papaveri e arancione voglia di dipingere La velleità. E la viltà è l'arma Dei caduti, Liuti di cartone, Canzone di polvere, Strofa di rovere E maledizione. Tu non sai Cosa mi hai dato, Un fiato fra gli affanni Delle sigarette E della ragione, Un piatto di pennette Al salmone Nei quali ho dimenticato Di essere chi sono. La poesia non mi ha Tirato fuori dal caos Imperscrutabile Di un battito di ciglia, Di una danza di buchi neri. La poesia non mi ha Tirato fuori dai tremori Di un vento di Dicembre, Ed a stento riesce A coprirmi con una coperta Di versi e di parole. Tu non sai cosa Mi hai dato In questa tempesta Silenziosa, in questo Buio immenso Che non mi ha mai Svelato niente! Sono un demente, Lontano dal genio Come un profano Dall'occhio di Dio. E mio è il dolore Di veder le stelle E provare ancora Un'immensa tristezza, Pezza per pulire I cessi di un pub. Tu non sai Che amarezza si prova Nell'alcova sognante, Dove piante rigogliose Marciscono perché Mai le ho innaffiate, Perché nell'errate Poesie ho soffiato Il loro ossigeno puro! È duro il pensiero, Come un macigno Al piede sull'orlo Del fiume, Come piume perdute Da un'allodola qualunque. Dunque, comprendo. Tu non sai Che comprendo Buchner, Majakovskyi e Rimbaud, Che sono pronto A mollare tutto Per l'illusione dell'illusione, Per un rutto dopo Un buon pranzo, Per un avanzo di cielo In un'alba opaca, Per una lumaca succosa. Tu non sai Ma una rosa di vetro Ho raccolto, Spaccata e tagliente Come un coltello da carne, Come un orpello della mente. E la donerò, la donerò Con pazzia A qualsiasi donna Che sorriderà Alla mia poesia, che tremerà Per un mio verso Perso nel buio.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Stefano Verrengia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|