Pubblicato il 15/12/2018 00:21:04
La foto (g.c.) è della mia amica Emanuela Rizzo che mi ha ispirato il sonetto. Quei capelli ramati sono un sogno che il sole ha colorato dentro il mare quando da me li hai fatti accarezzare a ripensarci un poco mi vergogno. Ma del tuo amore ancor sento bisogno vivere a volte è come vegetare ondeggio come un'alga in fondo al mare nel mio rimpianto ognor sempre m'infogno. E ti rivedo fresca nei tuoi anni quando m'empivi di dolci parole ora tu m'hai riempito sol d'inganni ma dentro rodi come le tignole che lentamente bucano i miei panni difficile che ormai scaldi più il sole. - Sonetto
Salvatore Armando Santoro (Donnas 29.4.2018 – 8,46)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Armando Santoro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|