C’è qualcosa che si frantuma
in pezzi aguzzi a forma di cuore
nelle albe e nei tramonti
senza il colore del sereno
C’è qualcosa che muore
nei binari del vivere futuro
di stazioni dismesse e vuote
resta solo un mondo distante
a farsi strada da padrone
negli anfratti del destino.
Cola lungo la finestra la luce
di un nascente mattino
il silenzio è spesso come muro,
pesante di tante domande,
muto di risposte mai nate.
C’è qualcosa di sinistro
forse qualcosa di perverso
nell’ego sfrenato circostante.
Poeta, ruba un’emozione
e fammi sognare un verso
in cui leggere la fantasia
del vivere altrove.
#taniascavolini 29agostoduemila18
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Tania Scavolini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.