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La lotta non è finita...

Argomento: Politica

Articolo di Giusy D’Amico 

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Pubblicato il 03/03/2016 12:31:10

 

I membri dell’Esecutivo si gettano in avanti – gettata finalmente la maschera che nascondeva il partito radicale di massa – e si lanciano all’inseguimento di nuovi miti di progresso. Altri, più prudentemente (e con calcolo migliore) sanno che bisogna prima recuperare il terreno perduto, specie sul fronte cattolico. I fatti, però, sono che se a qualcuno saltasse la mosca al naso e il ddl Cirinnà tornasse in Senato non ne uscirebbe mai più. Gli aspiranti dittatori del Belpaese non avevano fatto i conti con la resistenza di un popolo che, umiliato, irriso e bastonato, si rassoda e sferra l’attacco.

 

È nata la nuova maggioranza da calcio mercato politico, è nata la nuova era, quella delle grandi imposture, truccate e manovrate dai grandi traditori, che oggi oltre ad aver ceduto alla lussuria del potere, pure si arrogano vittorie di altri, risultati su cui non hanno speso un solo minuto del loro tempo, un solo euro delle loro tasche, un solo valore per il quale valesse la pena di immolarsi e perdere quella sedia, che i tarli logoreranno fino a lasciare a terra quanti ne hanno usurpato la dignità. Siamo stati spettatori impotenti della cancrena con cui il 25 febbraio si è registrato il decesso con eutanasia, di quella che per qualche tempo abbiamo creduto fosse ancora la democrazia nel nostro paese.

Abbiamo dovuto inghiottire il pane amaro delle menzogne raccontate sul palcoscenico di ogni dove, da Sanremo agli spot continui senza par condicio, alle tribune politiche meschinamente sbilanciate, con cinque contro uno, con i sapientoni di turno che ci dicevano che l’Europa ci imponeva una legge su cui eravamo indietro, oggi noi popolo della famiglia abbiamo la libertà di affermare che, con questa legge sulle unioni civili, è l’Europa che è tornata indietro, siamo tornati ai tempi della schiavitù di donne e bambini. È passata al senato una legge che tutti coloro che l’hanno voluta apertamente e tutti quelli che non parlando l’hanno fatta passare lo stesso, oggi grida vendetta contro lo stravolgimento antropologico, culturale, politico, sociale da cui forse non potremo fare più marcia indietro. La gender mania di cui sono affetti molti di coloro che in modo ideologico hanno voluto questa legge e in modo inconsapevole l’hanno permessa e in modo subdolo e silente l’hanno appoggiata, penetrerà pian piano nel tessuto connettivo del nostro Paese.

Entrerà a pieno titolo nelle scuole, (ma noi faremo puntualmente sentire la nostra voce) tenterà in ogni modo di sommergere i più fragili, corromperà quanto di buono il sentire comune ancora difendeva nella coscienza, che oggi quella politica della comitiva Renzi, Alfano, Verdini ha clamorosamente schiacciato. Quello che appare più paradossale è che di quei fantomatici "diritti negati" (solo la reversibilità della pensione... che potrebbe essere negata alle vedove per le quali è stata pensata... e il diritto al figlio che ovviamente due corpi uguali non possono produrre) alla comitiva dei traditori non interessa nulla, tanto che lo stesso mondo lgbt, umiliato da questi trafficanti dei diritti umani, dovrebbe organizzarsi con azioni di protesta per essere stato così bassamente manipolato. Anche se di tali azioni è molto preoccupata la senatrice Cirinnà, che raccomanda di non fare troppo clamore, chiede di accontentarsi, pare si rischi grosso... anche cambiando solo una parola e il ritorno in senato sancirebbe la morte del ddl.

Vergognoso pensare che si è fatta una legge per tutelare due persone che si amano, ed è stato introdotto lo svincolo alla fedeltà, un modo palese e vergognoso per dire che quella unione è di basso costo, dura poco e male non ha diritto ad esistere come le altre relazioni vere. Questo dunque era il balzo in avanti da fare? Qui è passata la legge del gambero in ordine alla civiltà, altro che canguro. Che affronto da coloro che, uniti nel pasticcio dei vari "do ut des" si sono fatti apparentemente paladini dei diritti e poi hanno negato proprio il tema delle adozioni (che tanto la Corte Europea provvederà a regolarizzare, la nuova maggioranza già è spaccata su questo...) tanto caro ai sostenitori della Cirinnà.

Che affronto aver ricevuto approvazione ad un disegno di legge che non sarebbe mai passato se non manipolato, dittatorialmente imposto perché privo di democratica condivisione e confronto e su cui è stato necessario saltare il passaggio in commissione, inventarsi il canguro, ideare strategici inciuci, ricattare, promettere poltrone, corrompere anche i nemici regalando sogni di gloria, inginocchiarsi al cattolico Renzi, al cattolico Alfano, al Berlusconiano Verdini, per ottenere con l’ultimo scoop del maxi emendamento, qualcosa che con la forza avete ottenuto anche male. Fautori di questa legge, non vi pesa neanche un po’ aver accettato i compromessi più bassi con i nemici della peggiore specie, i presunti cattolici venduti al dominio del potere, non vi sentite ladri di refurtiva già rubata?

Non vi ribolle nel sangue un sistema corrotto che vi ha concesso una pseudo vittoria, che la sinistra quella vera, quella che una volta aveva gli ideali avrebbe vomitato per principio?

Non pensate di esservi esposti al paese per quelli che hanno sancito una maggioranza silente di governo con la peggiore razza?

Come movimento popolare abbiamo gioito per il risultato raggiunto, nello stralcio sul tema adozioni, ma ovviamente non siamo soddisfatti, tutto verrà concesso a tempo debito per via giurisprudenziale, ma questo la dice lunga su quanto il popolo del 20 giugno e del 30 gennaio al Circo Massimo ha avuto il potere di ottenere e cari senatori, cari manipolatori di poltrone, quel popolo ha compiuto tutto questo senza un euro, senza raccomandazioni, senza appoggi o compromessi con nessuno, senza spinte di potere dal momento che l’unico potere su cui quella piazza ha scommesso con tutta la sua passione è stato solo il buon senso e il desiderio di conservare una coscienza libera, basata sul senso di realtà e di umanità.

Quel popolo ha dato al paese il più grande segno di dignità e di civiltà. Rifiutiamo pure quella subdola manipolazione sulle persone omosessuali, che questo dibattito ha voluto costruire, tema delicato per chi ha a cuore l’uomo e i suoi conflitti.

Soprattutto quando in questa grande ricerca di senso, di identità perduta, sono situati tanti giovani che anche in seguito alla grande crisi d’ identità della famiglia, il loro disorientamento sta per essere intercettato da una società che anziché rassicurarli si incaricherà di esporli ad ulteriori dubbi, sbandi antropologici e fragilità. E per favore questo popolo che ha a cuore l’umanità tutta, non chiamatelo il popolo del Family Day, il 2007 è lontano e purtroppo i soggetti che lo sostennero non sono più gli stessi, primo fra tutti il presidente del consiglio "eletto da nessuno", a seguire molti altri...

Noi dell’Associazione Non Si Tocca La Famiglia eravamo tutti presenti quell’anno, ma oggi abbiamo una coscienza formata, uno sguardo più attento, oggi siamo parte di quel nuovo popolo, per questo abbiamo scelto di chiamarci con un nome che molti ritengono troppo "forte", ma noi pensiamo che sia proprio necessario chiamarsi così, non possiamo permetterci ambiguità, occorre chiarezza, parole che esprimano un programma. Anche il nome del comitato Difendiamo i Nostri Figli è tutto un programma, è espressione del nuovo popolo che oggi rispetto al 2007 è ancora più coerente, ancora più determinato e sveglio, perché disincantato, perché deluso da chi si è preso gioco di lui e di tutti quei bambini orfani di genitori vivi, di tutte quelle donne/mamme, sfruttate e pagate per sfornare figli come prodotti da vendere.

Ma non facevamo tutte queste manovre dentro e fuori le stanze del palazzo, per lottare contro le discriminazioni?

Ma le donne che per guadagnare qualcosa si prostituiscono nelle cliniche della produzione di bambini, non sono oggetto di discriminazione femminile proprio perchè sfruttate da un mercato di uomini assetati di desideri egoistici?

Ma i bambini che non avranno mai una mamma o un papà non sono oggetto di discriminazione dal momento che tutti gli altri bambini li hanno?

Perchè è bene chiamare le cose per nome, i bambini orfani purtroppo ... non avrebbero mai voluto esserlo, non c’è una legge che sancisca tale sofferenza. I bambini figli di genitori separati non avrebbero mai voluto vivere questa esperienza che è sempre una lacerazione, su questo la legge permette che sia legalizzata la fine di un rapporto e quei bambini se sapeste quanto vorrebbero che non esistesse quella legge... Comunque in entrambi i casi i bambini saranno segnati per sempre da queste ferite, ora la cosa gravissima sul piano istituzionale e costituzionale è che lo Stato su temi etici di questa portata abbia imposto una legge che avrà il potere di operare discriminazioni colossali tra i bambini delle nuove generazioni e ufficializzerà lo sfruttamento del corpo delle donne . Cosa potremmo augurare per esempio al bambino appena comprato da Vendola insieme al suo giovane compagno, che dalla bella e costosissima California sono appena tornati con quanto hanno tanto desiderato, senza il minimo sforzo se non staccare e firmare un assegno. Ci informa di questo scandalo pure il telegiornale. Del resto questo era lo scopo della legge, consentire questo traffico di vite umane a ricchi e potenti signori. Un pensiero va alle coppie in attesa di adozione, ne ho conosciute diverse, che spendono anni di attesa, soldi messi da parte o chiesti in prestito per adottare/fare, un po’ felice, un bambino abbandonato, sapendo che non guariranno mai le sue ferite, potranno alleviarle e se saranno bravissimi forse lo vedranno felice, ma sono consapevoli di quale e quanto cammino avranno davanti per conquistare piccoli spazi di felicità.

Vorremmo augurare al figlio di Vendola, di poter riabbracciare un giorno la sua mamma, ma non sarà possibile, vorremmo augurargli che quando avrà la febbre sentirà il suo respiro caldo avvicinarsi alle tempie e magari con una ninna nanna sentire lenito quel dolore, oppure sentire il suo calore e il suo battito, quando le coliche che solitamente si placano in un neonato solo nelle braccia della mamma, svaniscano pian piano perché quella presenza insostituibile spesso compie miracoli, vorremmo che l’odore del seno materno fosse per sempre tra le sue narici, quell’odore che diviene bussola dell’amore, che ha radici profonde, ancestrali, inspiegabili a parole, geneticamente inscritte anche nell’anima.

Vorremmo per lui e per tutti i bambini comprati, che questi diritti negati, potessero essere oggetto di condanna insieme a tutti coloro che senza scrupoli hanno scelto di infliggere patimenti a creature innocenti, avallati pure da leggi ingiuste e disumane come quella che abbiamo avuto il coraggio di approvare da poco in Senato. Quando tutti questi bambini, divenuti adolescenti porranno quella domandina da cui dipenderà tutta la loro vita, cosa risponderanno i genitori uguali che lo hanno ordinato e di cui solo uno è il padre che a sua volta lo farà adottare dal compagno troppo vecchio ovviamente per essere il padre biologico, quali risposte avrà la politica, la nostra società, i sapientoni delle nuove realtà rivelate, la Chiesa, la scuola?

In questo momento come Comitato Difendiamo I Nostri Figli, sosterremo questa grande amarezza riaffermando come principio quanto è stato schiacciato nel diritto e anche nel metodo di procedure forzate che sono rimaste sorde alle istanze di quelle due piazze, che in soli 9 mesi hanno radunato due milioni e più di cittadini, tanto per citare solo le presenze... ma dietro vi è un popolo molto più grande.

Siamo appena all’inizio, continueremo a ripetere che la famiglia è una sola, continueremo a vigilare nelle scuole, continueremo a dire che le unioni civili non sono una famiglia, che i bambini non possono essere adottati da due persone uguali, perché due corpi uguali non generano figli ma problemi, perché ogni bambino ha diritto ad avere un papà e una mamma e il delitto morale rappresentato dalla orribile pratica dell’utero in affitto grida vendetta contro quei nati strappati dal seno della mamma appena venuti alla luce, continueremo a denunciare chi continuerà a distribuire libretti dove si raccontano bugie ai più piccoli dicendo che due papà possono recarsi nelle cliniche in Olanda e ricevere da donne gentili degli ovini per far nascere i bambini.

Non si possono inventare storie false e poi strumentalizzare la scuola di Stato per spacciarle come vere. Quindi su molti versanti forse abbiamo perso tutti, ma su tanti ancora, nessuno può cantare vittoria, manca ancora il passaggio alla Camera e dal Presidente della Repubblica che auspichiamo conservi quella sintesi di saggia umanità e spirito Costituzionale, per rifiutarsi di offrire l’assenso finale.

Come tutti gli imbrogli, anche questa legge ha creato ancor più fratture di quante ne volesse sanare, comunque non è stato ancora detto tutto e poiché non vi è mai un’ultima e definitiva parola sulla storia, noi del Comitato Difendiamo I Nostri Figli, abbiamo deciso che continueremo, continueremo a reggere gli argini di questa grande deriva antropologica che se pure in parte passerà, non troverà guado libero, non scorrerà nelle vene del popolo italiano senza incorrere in diagnosi continue da parte nostra, perché non si ostruisca del tutto la vena della verità intera sull’uomo, perché non si disperda quanto di più profondo abita nel cuore di ogni retta coscienza, perché vogliamo salvare quanto ancora la natura è capace di fecondare nei suoi figli ai quali sarà sempre richiesta garanzia e custodia per quanto di prezioso essa ha consegnato nelle nostre mani.

 

La Croce quotidiano, 2 marzo 2016

 


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