Non dormo, sento un sibilo alle orecchie,
questo pensiero non mi vuol lasciare
chissà se ancor mi pensa, mi domando,
e qualche rima inizio a verseggiare.
Ti vedo pigra rigirarti in letto
con le mammelle ai fianchi abbandonati
le tue lenzuala madide e sudate
vedo il tuo pube coi peli arruffati.
E mi rileggo qualche tuo messaggio,
penso agli ormoni folli ed impazziti
quando scrivevi: “Se vuoi approfittare
stanotte voglio solamente amare”.
Poi t’aspettavo in fondo alla stradina
mentre correvi giù per la salita
solo con la camicia e sotto nuda
a me tu regalavi la tua vita.
T’ho rivisto nel volto sorridente
d’una giovane carica di ardore
io le chiedevo ieri dove andare
e lei s’é offerta a vendermi l’amore.
Era bella, con gli occhi rilucenti,
certa di risvegliar l’amor mio spento
“Sei bella” - le risposi con passione -
ma io non amo senza sentimento".
Delusa mi guardò ma con dolcezza
cercò un argomento convincente
“Amai - le dissi - e forse ancora io amo,
ma le passioni in me son ora spente”.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 8.9.2018 – 6,37)