Pubblicato il 10/08/2010 13:52:35
Capita che io pianga per strada... ma raramente, pensando a lui, quando il giorno è un viavai di marionette artefatte alle quali non posso raccontare il mio pianto, dove il cielo si è infranto.
Allora penso di raccontarlo agli amici -quelli che hanno gli occhi come dico io- e sarò compresa dirò che mi sono arresa.
Ma io torno a pensare che era un bacio il mattino una speranza un bambino un'amica la città un cane che non ha più fame il passato.
I nostri baci veritieri si sono fatti sentieri che portano alla strada dove a volte capita che io pianga...
Ora mi domando:
"Si può essere capitani di una nave che naviga d'altrove?"
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