VACANZE MONTANE
In un paesaggio maestoso e incantato
discendo l'aspro sentiero pietroso
e mentre un profumo d'ambretta al vento
accompagna 'l mio passo greve e lento,
io vado scrutando giù nella piana
l'ampia distesa di grano maturo
che accesa da mille papaveri rossi
mi appar come fiamma priva di fumo.
Pel tratturo or scendo fin sopra il borgo
da le case di pietra assai feconde
di sorbo scarlatto e erba selvatica
abbarbicata fin sopra le gronde,
quando i pastori calan dall'erbaio
pecore belanti dal core vile
fino ai ciliegi dai bei fiori rosa
che abbelliscono l'agognato ovile.
E 'l sol che muore su le scabre mura
tinge e ritinge il cielo all'orrizzonte
con i meglio colori scelti con cura,
finché si accendon le stelle sul monte.
Si tuffan impetuose le acque selvagge
scrosciando dal monte, giù verso valle,
nascoste da faggi, abeti e ginestre
finché si acquietan nel laghetto alpestre.
Ma quando con rabbia la pioggia e 'l vento
sferzano 'l borgo e anco gl'irti dirupi,
sul fondo lastricato dei viottoli
ruzzolano chiassosi i tondi ciottoli.
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