Pubblicato il 18/10/2010 12:00:00
“Ce sei ‘rivato alla Croce?”- “Ce so ‘rivato sì…anzenti qui che pace!”- E questo è ‘r sor Quadraro, de secolare storia, qui puro Coriolano ci aritrovò momoria… che dedalo de vie, de ‘ncroci tutti uguali. Te penzi de stà alli Ciceri, invece stai all’Arvali! È come n’arveare, oppuro n’ber quadretto… Qui tutto cambia intorno, ma qua nun muta aspetto!
Defatti, puro li tedeschi se lo so aricordato… Che pe raccapezzasse…qua è tutto nciafrujato! Così pensorno bene…na matina presto presto: «Un partigiano è uno…pijamo puro e resto»
“È questo er sor Quadraro, de gente pora e zozza… È questo er sor Quadraro…se more ma nun s’abbozza!”
[ Il sonetto Er sor quadraro è dedicato al quartiere in cui ho vissuto in parte la mia adolescenza e dove tuttora vivo. Un quartiere che si è sempre dovuto conquistare con il sudore il diritto di essere considerato parte della “città storica” e che è stato insignito della medaglia al valor civile per il rastrellamento perpetrato dai tedeschi il 17 aprile del 1944. La croce posta nel lato sinistro di via Tuscolana testimonia il tributo di dolore pagato da questa coraggiosa gente. A loro vanno i miei pensieri. ]
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