Pubblicato il 13/07/2018 00:38:13
Quell'ulivo non fu mai benedetto sempre a me diede grande sofferenza da lì io ti cercavo sopra il tetto perché della mia vita eri l'essenza. Anche quando il buio oscurò la vista da quel colle sempre t'ho cercata quella tua casa il cuore mi rattrista non ha più la finestra illuminata. Quell'ulivo ha raccolto i miei sospiri, le mie parole tutte ha conservate anche adesso archivia i miei deliri, le lacrime tra i rami che ho versate. Resiste al tempo quell'ulivo amato su me riversa tanta comprensione frutti oleosi per decenni ha dato ancor risveglia in cuore la passione m'è caro e non l'ho mai dimenticato compagno della mia disperazione. Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 4.12.2017 – 11,14)
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