Pubblicato il 26/07/2010 00:04:29
Osservo questo padre, nascosto al suo vedermi, s'abbraccia al suo bambino, fatico a trattenermi, già lacrima il mio sangue, per figlie ormai perdute, ghermite dalla madre, mai più le ho rivedute.
Ripenso a me adorante, riverso sulla culla, sorrido e mi commuovo con anima fanciulla, carezzo le manine a pugni ancor richiusi, occhioni di smeraldo, riposano socchiusi.
Perché mi son trovato in questo camposanto nell'eco del rimorso, si schianta il mio rimpianto, con salme di ricordi, che pace hanno perduto, di questo viver mio, finito in un imbuto.
Difficile spiegare e anch'io non so capire, s' è spento il nostro Sole, che più non sa guarire, per scelte già passate, bruciate dal rancore, non posso che pensare, sia morto anche l'Amore.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Massimo Castiglia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|