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‘BERLINALE PALAST – 11/21 Feb. Mostra del Cinema di Berlino

Argomento: Cinema

Articolo di Gio-Ma 

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Pubblicato il 25/01/2016 12:06:46


‘BERLINALE PALAST’ – dal 11 al 21 Feb. Mostra del Cinema di Berlino

Completata la lista dei pretendenti all’Orso di Berlino, la cerimonia di consegna degli Orsi d'Oro e d’Argento si terrà al ‘Berlinale Palast’ sabato 20 febbraio c.a.

Eccone il Panorama: articolo di Bénédicte Prot (tradotto dal francese)fornito da Cineuropa www.cineuropa.org.

22/01/2016 - La seconda sezione del Festival di Berlino accoglie in tutto 51 film da 33 paesi: 34 di finzione di cui 19 (co)produzioni europee e 17 documentari di cui 14 (co)produzioni europee.
Il programma della sezione Panorama del 66mo Festival di Berlino (11-21 febbraio 2016) è al completo. In totale, la seconda sezione, la più apprezzata del grande appuntamento tedesco, accoglierà 51 film provenienti da 33 paesi: 34 di finzione (suddivisi tra il programma centrale e le proiezioni speciali) di cui 13 produzioni europee e 6 coproduzioni con paesi terzi, più 17 documentari di cui 8 produzioni del Vecchio Continente e 6 coproduzioni, cui bisogna aggiungere i 17 titoli selezionati nell’ambito del 30mo anniversario del Premio Teddy del cinema a tema LGBT.
33 di questi 51 film saranno in anteprima mondiale, 9 in anteprima internazionale e altri 9 in anteprima europea.
Tra i nuovi selezionati troviamo il nuovo film di un habitué di Berlino: Rachid Bouchareb (in competizione nel 2009 con London River, vincitore di due premi, e nel 2014 con 'La voie de l’ennemi', che presenterà 'La route d’Istanbul', film su una madre belga alla ricerca di sua figlia, unitasi alla Jihad in Siria.

Il programma principale prevede in apertura il film drammatico ceco' I, Olga Hepnarova' di Tomas Weinreb e Petr Kazda, mentre la sezione Panorama Documentari inizierà con la proiezione della coproduzione tedesco-svizzera Europe 'She Loves'.

La definitiva selezione dei film di finzione al Panorama 2016 (programma centrale e proiezioni speciali)sono:

'La Route d'Istanbul' (Road to Istanbul) - Rachid Bouchareb(Algeria/Francia/Belgio)
'Shelley' - Ali Abbasi (Danimarca/Svezia)
'Auf Einmal' (All of a Sudden) - Aslı Özge (Germania/Paesi Bassi/Francia)
'Shepherds and Butchers' - Oliver Schmitz (Sudafrica/Stati Uniti/Germania)
'Antes o tempo não acabava' (Time Was Endless)- Sergio Andrade e Fabio Baldo (Brasile/Germania)
'Mãe só há uma' (Don’t Call Me Son) - Anna Muylaert (Brasile)
'Aquí no ha pasado nada' (Much Ado About Nothing) - Alejandro Fernandez Almendras (Cile)
'Nunca vas a estar solo' (You'll Never Be Alone) - Alex Anwandter (Cile)
'Jug-yeo-ju-neun Yeo-ja' (The Bacchus Lady) - E J-yong (Corea)
'San Fu Tian' (Dog Days) - Jordan Schiele (Hong Kong/Cina)

Oltre ai titoli già annunciati:
'Théo & Hugo dans le même bateau' - Olivier Ducastel e Jacques Martineau (Francia)
'Les Premiers, les Derniers' - Bouli Lanners (Francia/Belgio)
'I, Olga Hepnarová' - Tomáš Weinreb e Petr Kazda (Repubblica Ceca/Polonia/Slovacchia/Francia)
'On the Other Side' - Zrinko Ogresta (Croazia/Serbia)
'War on Everyone' - John Michael McDonagh (Regno Unito)
'The Ones Below' - David Farr (Regno Unito)
'Remainder' - Omer Fast (Regno Unito/Germania)
'Aloys' - Tobias Nölle (Svizzera/Francia)
'Fukushima, mon Amour' - Doris Dörrie (Germania)
'Jonathan' - Piotr J. Lewandowski (Germania)
'Tomcat' (Kater) - Händl Klaus (Austria)
'The Wounded Angel' (Ranenyy Angel) - Emir Baigazin (Kazakistan/Francia/Germania)
'Junction 48' - Udi Aloni (Israele/Germania/Stati Uniti)
'Sand Storm' - Elite Zexer (Isaele/Francia)
'Starve Your Dog' - Hicham Lasri (Marocco)
'Nakom' - Kelly Daniela Norris (Ghana/Stati Uniti)
'Maggie's Plan' - Rebecca Miller (Stati Uniti)
'El rey del once' (The Tenth Man) - Daniel Burman (Argentina)
'La helada negra' (The Black Frost) - Maximiliano Schonfeld (Argentina)
'Lantouri' - Reza Dormishian (Iran)
'Goat' - Andrew Neel (Stati Uniti)
'Indignation' - James Schamus (Stati Uniti)
'While the Women Are Sleeping' - Wayne Wang (Giappone)
'Little Men' - Ira Sachs (Stati Uniti), che fa parte anche della sezione Generation


Nuova selezione per i documentari di Panorama 2016:
'Brüder der Nacht' (Brothers of the Night) - Patric Chiha (Austria)
'Europe, She Loves' - Jan Gassmann (Svizzera/Germania)
'Zona Norte'- Monika Treut (Germania)
'Inside the Chinese Closet' - Sophia Luvarà (Paesi Bassi)
'Strike a Pose' - Ester Gould e Reijer Zwaan (Paesi Bassi)
'The Lovers and the Despot' - Rob Cannan e Ross Adam (Regno Unito)
'Who’s Gonna Love Me Now?' - Tomer Heymann, Barak Heymann e Alexander Bodin Saphir (Israele/Regno Unito)
'Kiki' - Sara Jordenö (Svezia/Stati Uniti)
'Curumim' - Marcos Prado (Brasile)
'Week Ends' - Lee Dong-ha (Corea)
'Wu Tu' (My Land)- Fan Jian (Cina)

Titoli precedentemente annunciati:
'The GDR Complex' (Der Ost-Komplex) - Jochen Hick (Germania)
'Mariupolis' - Mantas Kvedaravicius (Lituania/Germania/Francia/Ucraina)
'Mapplethorpe: Look at the Pictures' - Fenton Bailey e Randy Barbato (Stati Uniti/Germania)
'Uncle Howard' - Aaron Brookner (Regno Unito/Stati Uniti)
'Don't Blink' - Robert Frank - Laura Israel (Stati Uniti/Francia)
'Hotel Dallas' - Livia Ungur e Sherng-Lee Huang (Stati Uniti/Romania)

20/01/2016 - Gli ultimi otto titoli della selezione Concorso della 66ma Berlinale vengono da tutto il mondo, da Germania, Francia, Belgio, Tunisia, Cina…

Gli organizzatori del Festival di Berlino hanno annunciato gli ultimi otto titoli che vanno a completare la selezione Concorso della sua 66ma edizione (11-21 febbraio). Regno Unito, Scandinavia, penisola iberica ed Europa dell’Est e centrale hanno già i loro rappresentanti in lizza. Altri paesi si aggiungono alla lista, ma come sempre, Francia, Germania e Belgio hanno un posto d’onore nella sezione centrale del grande appuntamento berlinese. 24 Weeks (24 Wochen) di Anne Zohra Berrached e Soy Nero di Rafi Pitts sono i nuovi titoli europei selezionati, così come la coproduzione Hedi (Inhebbek Hedi) di Mohamed Ben Attia.

Fuori concorso, il pubblico potrà scoprire 'Saint Amour' di Benoît Delépine e Gustave Kervern (che segna una nuova collaborazione con Gérard Depardieu, già a Berlino con il duo di registi per 'Mammuth', che aveva chiuso la competizione nel 2010), 'Des nouvelles de la planète Mars' di Dominik Moll e Chi-Raq di Spike Lee (Stati Uniti).

Concorso (nuovi film selezionati):
'24 Weeks' (24 Wochen) - Anne Zohra Berrached (Germania)
'Hedi' (Inhebbek Hedi) - Mohamed Ben Attia (Tunisia, Belgio, Francia)
'Soy Nero' - Rafi Pitts (Germania, Francia, Messico)
'Crosscurrent' (Chang Jiang Tu) - Yang Chao (Cina)

Fuori concorso
'Saint Amour' - Benoît Delépine & Gustave Kervern (Francia, Belgio)
'Des nouvelles de la planète Mars' - Dominik Moll (Francia, Belgio)
'Chi-Raq' - Spike Lee (Stati Uniti)
'The Patriarc'h (Mahana) - Lee Tamahori (Nuova Zelanda)

Concorso (annunciati precedentemente)
'The Commune' - Thomas Vinterberg (Danimarca, Svezia, Paesi Bassi)
'Mort à Sarajevo' - Danis Tanović (Francia, Bosnia Erzegovina)
'Quand on a 17 ans' - André Téchiné (Francia)
'Fuocoammare' - Gianfranco Rosi (Italia, Francia)
'L’Avenir' - Mia Hansen-Løve (Francia, Germania)
'United States of Love' - Tomasz Wasilewski (Polonia, Svezia)
'Cartas da guerra' - Ivo M. Ferreira (Portogallo)
'A Lullaby to the Sorrowful Mystery' - Lav Diaz (Filippine, Singapore)
'A Dragon Arrives!' - Mani Haghighi (Iran)
'Seul dans Berlin' - Vincent Perez (Germania, Francia, Regno Unito)
'Boris sans Béatrice' - Denis Côté (Canada)
'Genius' - Michael Grandage (Stati Uniti, Regno Unito)
'Midnight Special' - Jeff Nichols (Stati Uniti)
'Zero Days' - Alex Gibney (Stati Uniti)

Film portoghesi diretti a Berlino, articolo di Vitor Pinto (tradotto dall’inglese):
Salomé Lamas e Hugo Vieira da Silva presenteranno i loro ultimi film in anteprima mondiale; anche i vincitori del DocLisboa Maya Kosa e Sérgio da Costa nella line-up del Forum.

Tre sono i nuovi film portoghesi annunciati come parte della line-up della prossima Berlinale (11-21 febbraio). A seguito della selezione del film di Ivo Ferreira 'Letters from War' (per saperne di più) nella sezione ufficiale, il contingente portoghese si è rafforzato ieri con l'annuncio del programma del Forum, che comprende 'Eldorado XXI' di Salomé Lamas, 'Rio Corgo' del duo Maya Kosa e Sérgio da Costa, e 'An Outpost of Progress' di Hugo Vieira da Silva.

'O Som e a Fúria', la società dietro al titolo di Ferreira, ha aggiunto altre due sue produzioni alla line-up. Il secondo film di Lamas, 'Eldorado XXI', che è stato girato sul set più alto del mondo, 'La Rinconada y Cerro Lunar', nelle Ande peruviane, avrà la sua anteprima mondiale all'evento, mentre 'Rio Corgo' di Kosa e da Costa ha ottenuto la sua prima selezione ad un festival internazionale dopo la sua anteprima nazionale all'ultimo DocLisboa, dove ha portato a casa il Premio al Miglior Film Locale.

Il produttore Paulo Branco (Alfama Films) è, dal canto suo, riuscito ad inserire anche 'An Outpost of Progress' nel programma dell'evento; tratto da un romanzo di Joseph Conrad, il film è interpretato da Nuno Lopes e Ivo Alexandre nei panni di due colonizzatori portoghesi in Africa. Il regista di origini portoghesi che vive in Austria Vieira da Silva aveva già presentato la sua pellicola precedente, Swans, alla Berlinale nel 2011. An Outpost of Progress è il suo terzo film e sarà proiettato in anteprima mondiale.

Il talento portoghese a Berlino viene completato dai cortometraggi 'Balada de um Batráquio' di Leonor Teles; 'Freud und Friends' di Gabriel Abrantes e 'L'oiseau de la nuit' di Marie Losier. Gli ultimi due erano originariamente parte del film 'Here in Lisbon', prodotto dall'IndieLisboa Festival.

Rachid Bouchareb riunisce in cartellone il duo Ducastel - Martineau, articolo
di Fabien Lemercier (tradotto dal francese).
Anteprima mondiale nel Panorama della Berlinale per 'La Route d’Istanbul' e 'Théo et Hugo dans le même bateau'.
Già ben fornito in concorso e al Forum (news), il contingente dei film francesi in vetrina alla 66a Berlinale (dall’11 al 21 febbraio 2016) è stato arricchito da due coproduzioni maggioritarie (già citate) e sette minoritarie (di cui due documentari) selezionate al Panorama. Habitué della Berlinale per la partecipazione al concorso per tre volte con 'Little Senegal' nel 2001, 'London River' nel 2009 e 'La voie de l'ennemi' nel 2014), Rachid Bouchareb presenterà al Panorama in anteprima mondiale 'La Route d’Istanbul' (Road to Istanbul). Prodotto per la televisione da 3B Productions con Arte (che trasmetterà il film in tv a marzo), i belgi di 'Scope', Walloni e Bruxelles Images e 'Tassili', il film vede nel cast Astrid Whettnall, Patricia Ide, Pauline Burlet e Abel Jafri. Scritta dal regista con Yasmina Khadra, Zoé Galeron e Olivier Lorelle, la trama è incentrata su una donna a cui si sconvolge la vita quando scopre che l’unica figlia di 20 anni è partita per lo Stato islamico e decide di andare a cercarla in Siria.

Anteprima mondiale anche per altri due habitué della Berlinale: Olivier Ducastel e Jacques Martineau che presenteranno 'Théo et Hugo dans le même bateau' (Paris 05:59). Già selezionata quattro volte al festival tedesco 'Jeanne et le garçon' formidable in concorso nel 1998; 'Drôle de Félix' (2000), 'Crustacés et coquillages'(2005) e 'L’Arbre et la forêt'(2010, la coppia di registi ha scritto questa volta una trama che racconta l’incontro pulsionale di due uomini in un sex-club e, dopo essere passati dall’impulso del desiderio e dall’esaltazione di questo primo momento, il loro confronto con questo amore nascente nelle strade vuote di Parigi di notte. Prodotto da Emmanuel Chaumet per Ecce Films (che gestisce direttamente le vendite internazionali), il lungometraggio sarà distribuito in Francia il prossimo 15 giugno da Epicentre Films.

Cinque produzioni minoritarie francesi saranno anch’esse in vetrina al Panorama nella sezione dei lungometraggi di fiction: 'Les Premiers, les Derniers' del belga Bouli Lanners, 'All of a Sudden' della turca Asli Özge, 'L'ange blessé' (The Wounded Angel) di Emir Baigazin; e due coproduzioni firmate Arizona Productions: 'I, Olga Hepnarová' del duo ceco Tomas Weinreb - Petr Kazda (news) e 'Aquí no ha pasado nada' (Much Ado about Nothing) del cileno Alejandro Fernández Almendras (news) che sarà in anteprima europea a Berlino dopo l’imminente passaggio in concorso a Sundance.

Da notare, infine, che il programma Panorama Dokumente include due documentari prodotti in via minoritaria dalla Francia: 'Mariupolis' di Mantas Kvedaravicius e 'Don't Blink' - Robert Frank di Laura Israel (presentato al festival di New York e coprodotto da Arte France con gli Stati Uniti).

Il film svedese selezionato per la Berlinale, articolo di Jorn Rossing Jensen (tradotto dall’inglese)è 'The Yard' di Måns Månsson è il secondo lungometraggio del regista svedese Måns Månsson, che è anche un direttore della fotografia con nove film al suo attivo - è stato selezionato per la sezione Forum del Berlin International Film Festival; tuttavia, prima, aprirà il Göteborg International Film Festival in Svezia (29 gennaio - 8 febbraio).
'Månsson', che in Roland Hassel (2012) narrava di un ispettore di polizia in pensione che cercava di risolvere l'omicidio del 1986 del primo ministro svedese Olof Palme, ha questa volta trovato il suo protagonista, Anders, nel romanzo del 2009 di Kristian Lundberg, che la sceneggiatrice svedese Sara Nemeth ha adattato per il grande schermo.

Ed ecco la sezione Forum della Berlinale, selezione di 44 film di Cineuropa
20/01/2016 - I nuovi titoli di registi come Eugène Green, Bence Fliegauf e Guillaume Nicloux guidano il contingente europeonel suo programma principale, di cui 34 sono prime mondiali, nove uscite internazionali e un’uscita europea.

Il contingente europeo sarà guidato dalle attese nuove pellicole di registi come 'Eugène Green' (Le Fils de Joseph, la storia di un figlio che indaga sull’identità di suo padre e le cui ricerche portano verso una figura onnipotente del mondo della letteratura parigina, interpretata da Mathieu Amalric), Bence Fliegauf (Lily Lane, sul rapporto tra una madre e suo figlio piccolo, inestricabilmente legata a storie e fantasie) e Guillaume Nicloux (che manda Gérard Depardieu nel bosco, nei panni di un cacciatore solitario in Dans les bois).
Un buon numero di altre pellicole del Vecchio Continente figurano nella sezione, come 'Havarie e And-Ek Ghes' di Philip Scheffner (il secondo co-diretto con Colorado Velcu), 'Baden Baden' di Rachel Lang, 'Deadweight' di Axel Koenzen, Depth Two di Ognjen Glavonić, 'The Dreamed Ones' di Ruth Beckermann, 'Homo sapiens' di Nikolaus Geyrhalter, 'Illegitimate' di Adrian Sitaru, 'Piece of Land' di Volker Koepp, 'We Are Never Alone' di Petr Vaclav, 'Posto avançado do progresso' di Hugo Vieira da Silva, 'Rio Corgo' di Maya Kosa e Sergio da Costa, 'Those Who Jump' (Les Sauteurs) di Moritz Siebert, Estephan Wagner e Abou Bakar Sidibé,'Humidity' (Vlažnost) di Nikola Ljuca e 'The Yard' di Måns Månsson. Varie coproduzioni europee completano la sezione.

Forum
'A Magical Substance Flows into Me' - Jumana Manna (Territori Palestinesi, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti)
'In the Last Days of the City' (Akher ayam el madina) - Tamer El Said (Egitto, Germania, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti)
'And-Ek Ghes...' - Colorado Velcu, Philip Scheffner (Germania)
'A Road' (Aru michi) - Daichi Sugimoto (Giappone)
'Baden Baden' - Rachel Lang (Belgio, Francia)
'Barakah Meets Barakah' (Barakah yoqabil Barakah) - Mahmoud Sabbagh (Arabia Saudita)
'Between Fences' (Bein gderot) - Avi Mograbi (Israele, Francia)
'Dans les bois' - Guillaume Nicloux (Francia)
'Deadweight' - Axel Koenzen (Germania, Finlandia)
'Depth Two' (Dubina dva) - Ognjen Glavonić (Serbia)
'Eldorado XXI' - Salomé Lamas (Portogallo, Francia)
'Elixir' - Daniil Zinchenko (Russia)
'Fantastic' - Offer Egozy (Stati Uniti)
'City of Jade' (Fei cui zhi cheng) - Midi Z (Taiwan, Myanmar)
'Le Fils de Joseph' - Eugène Green (Francia, Belgio)
'The Dreamed Ones' (Die Geträumten) - Ruth Beckermann (Austria)
'Havarie' - Philip Scheffner (Germania)
'Hee' - Kaori Momoi (Giappone)
'Homo sapiens' - Nikolaus Geyrhalter (Austria)
'How Heavy This Hammer' - Kazik Radwanski (Canada)
'Illegitimate' (Ilegitim) - Adrian Sitaru (Romania, Polonia, Francia)
'Inertia' - Idan Haguel (Israele)
'Kate Plays Christine' - Robert Greene (Stati Uniti)
'Piece of Land' (Landstück) - Volker Koepp (Germania)
'Old Stone' (Lao Shi) - Johnny Ma (Cina, Canada)
'Lily Lan'e (Liliom Ösvény) - Bence Fliegauf (Ungheria)
'A Maid for Each' (Makhdoumin) - Maher Abi Samra (Libano, Francia, Norvegia)
'Houses without Doors' (Manazil bela abwab) - Avo Kaprealian (Siria, Libano)
'Panamericana' - Joaquín del Paso (Messico, Polonia)
'We Are Never Alone' (Nikdy nejsme sami) - Petr Vaclav (Repubblica Ceca, Francia)
P.S. Jerusalem - Danae Elon (Canada)
'Posto avançado do progresso' - Hugo Vieira da Silva (Portogallo)
'The Revolution Won’t Be Televised' - Rama Thiaw (Senegal)
'Rio Corgo' - Maya Kosa, Sergio da Costa (Svizzera, Portogallo)
'Those Who Jump' (Les Sauteurs) - Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé (Danimarca)
'Short Stay' - Ted Fendt (Stati Uniti)
'Ta’ang' - Wang Bing (Hong Kong, Francia)
'Tales of Two Who Dreamt' - Andrea Bussmann, Nicolás Pereda (Canada, Messico)
'Tempestad' - Tatiana Huezo (Messico)
'Dust Cloth' (Toz bezi) - Ahu Öztürk (Turchia, Germania)
'Trivisa' - Frank Hui, Vicky Wong, Jevons Au (Hong Kong, Cina)
'Humidity' (Vlažnost) - Nikola Ljuca (Serbia, Paesi Bassi, Grecia)
'The Yard' (Yarden) - Måns Månsson (Svezia, Germania)
'Life after Life' (Zhī fán yè mào) - Zhang Hanyi (Cina)


Si ringrazia ‘Cineuropa’ per la disponibilità concessa dell’uso delle news a scopo divulgativo e la promozione dell’arte cinematografica.

‘Cineuropa’ è il primo portale europeo dedicato al cinema e all'audiovisivo in quattro lingue. Con news quotidiane, interviste, database, inchieste approfondite sull'industria dell'audiovisivo, Cineuropa promuove l'industria del film europeo nel mondo. Benvenuti sulla piattaforma dove i professionisti possono incontrarsi e scambiare informazioni e idee.

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