Pubblicato il 20/07/2010 17:31:41
Emerge terra d'acqua, incontro d'orizzonti, scogliere madreperla e mare acqua di cielo.
Con l'alito scirocco, che spettina i palmeti, aneliti di zagare, inebriano gli amanti.
I mandorli già in fiore, ancora nell'inverno, preludio della Vita, di frutta Martorana.
Di riti millenari, d'audaci ed omertosi di canti in voce querula, profumano i limoni.
I dolci ed i salati, di mani consumate, sapori e nostalgie, soggiunte dal passato.
Trionfali architetture si stagliano sui cuori, sui volti nuovi e antichi, solcati dagli aratri.
Le reti stese al Sole, riposi di guerrieri, baluginio di onde, su visi arsi di sale.
Le chiome dei papiri, i capperi e gli ulivi, il magma dalla bocca, sa tanto di vendetta.
Che strano il mio sentir, di te l'appartenenza, dimenticar non posso, annullo la distanza!
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