Pubblicato il 20/07/2010 02:00:25
In ore antelucane mi svesto di parole, pronuncio il mio silenzio, lo uccido, ma non muore.
Immerso in pece nera che ruba il batticuore, m'avvolge mani al collo, fa forte il mio dolore.
Le grida mia son mute, con l'ugne io m'appiglio, soggiunge il suon dell'alba, nel sordido groviglio.
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